Capitolo 74

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"Ti dico che sono pochi sei pacchi di patatine!" Sento dire da Francesco.

Siamo arrivati al supermercato quasi subito e abbiamo deciso di dividerci. Io sono andata a prendere gli snack e loro si sono occupati di patatine e bibite.

Mi avvicino a Lorenzo e Francesco, sorridendo, e cerco di capire cosa stanno combinando.

"Ma ti dico di no! Ma sai quante patatine ci sono in sei pacchi? A migliaia! Cosa cavolo ci dobbiamo fare? Conti un pacco a testa?"

Scoppio a ridere mentre poso ciò che ho preso nel carrello, vedendo che hanno messo qualche bottiglia di coca cola e anche qualcuna di birra. Almeno su quello sono stati bravi.

"E perché no? Solo due pacchi me li mangio io."

"Sei un maiale infatti, fratello!" Esclama Lorenzo, alzando gli occhi al cielo e sbuffando rassegnato.

Mi guarda in cerca di aiuto per far ragionare Francesco.

"Ragazzi allora state calmi. Ci penso io." Sorrido guardando entrambi.

Francesco subito si avvicina e mi abbraccia da dietro. Sta cercando di comprarmi facendo il paraculo, ma non ci riuscirà.

Ruffiano, penso ridacchiando.

"Lorenzo non mi fa comprare i pacchi di patatine che voglio." Mi spiega con voce dolce, sporgendo poi il labbro inferiore per cercare di farmi tenerezza.

"E dimmi, tu quanti ne vuoi prendere invece, Fra? Sei?" Gli chiedo rivolgendo uno sguardo a Lorenzo che si porta un indice alla tempia facendolo girare, per farmi capire che Francesco sta fuori di testa. Ridacchio e riporto la mia attenzione al ragazzo che mi sta ancora abbracciando.

"No! Sono pochi sei!"

Annuisco levandomelo di dosso e mi giro trattenendo una risata. Prendo i pacchi di patatine che Lorenzo aveva in mano e li poso tutti nel carrello nel carrello. Francesco sorride soddisfatto e si allunga per prenderne altri ma lo blocco.

"Queste sono più che sufficienti! Poi ho anche preso altri snack per cui possono bastare, tranquillo Fra!" Gli spiego sorridendo.

Adoro Francesco. Mi trasmette tanta serenità ed è sempre bello stare al suo fianco, è un'ottima compagnia. Tengo tanto a lui - come agli altri del resto - ma lui ha quel qualcosa di speciale che ti rende impossibile non volergli bene. È un gran giocherellone, a volte quasi come un bambino, ma ciò che apprezzo di più è che riesce a riconoscere quando è il momento di scherzare o meno. Francesco sa essere un ragazzo molto maturo, anche se magari a volte può non dimostrarlo, e non potrei essere più felice del fatto che stia con Elisa.

Tengo tanto anche a lei, le voglio davvero bene e ormai la ritengo fondamentale nella mia vita e proprio per questo non potrei augurarle ragazzo migliore di Francesco.

La risata malefica di Lorenzo mi distoglie dai miei pensieri. Si avvicina e mi batte un sonoro cinque, soddisfatto. Immediatamente Francesco ci guarda male e mette il broncio, fingendosi offeso.

Sorrido e tiro Lorenzo per il polso constringendolo a creare un fantastico abbraccio di gruppo. All'inizio Francesco fa per respingerci ma alla fine si lascia andare e ci abbraccia sbuffando e alzando gli occhi al cielo.

"Vi odio e me la pagherete cara." Borbotta mentre sciogliamo l'abbraccio.

Mi avvicino alla sua guancia dove lascio un bacio, dopodiché prendo il carrello mentre lo spingo in avanti. Lorenzo di conseguenza inizia a camminare e si ferma in un reparto poco più avanti dove mi pare ci siano i marshmallow.

Notando il broncio del moro al mio fianco faccio un piccolo sorriso e qualche passo indietro mentre lui mi guarda confuso. Mi allontano dal carrello e afferro un altro pacchetto di patatine al gusto di formaggio e mi porto un indice alle labbra, intimandogli di stare zitto.

O con te, o con nessuno.  ||Alessio Bernabei||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora