"Mi spieghi come ti è venuto in mente? Io ti meno Francè." Esclamo una volta uscita dalla camera d'ospedale in cui si trova Alessio.
Francesco scoppia a ridere, venendomi poi incontro per abbracciarmi.
"No no, levati! No, Francesco ho detto di levarti!" Borbotto mentre mi stringe a sè, ancora ridendo.
"Sei stata esilarante, ti giuro! Che poi hai visto quanto sono bravo a fingere? Cioè potrei fare l'attore. Verresti a vedermi a un mio spettacolo?" Continua a ridere mentre cerco di liberarmi dal suo abbraccio.
"Mai."
"Ti amo piccoletta, lo sai." Dice con il sorriso sulle labbra. "Comunque te l'avevo detto che ce l'avrebbe fatta!"
Sorrido e gli permetto di abbracciarmi come si deve. Appoggio la testa sulla sua spalla mentre chiudo gli occhi e mi beo di questo momento. Francesco sarà anche uno stupido ma non potrei mai smettere di volergli bene. È un ragazzo d'oro che sa sempre come farti felice.
Mi stampa un bacio sulla guancia per poi sfilare dalla tasca del jeans il suo telefono.
"Chiamo i ragazzi."
Annuisco e mi metto seduta a fissare la porta della camera in cui si trova il mio amore più grande. Mi perdo a pensare a quanto lo amo e a quanto mi sento vuota senza lui al mio fianco. Non credevo assolutamente di trovare un ragazzo così dolce e premuroso come lui.
Ero così assorta nei miei pensieri che non mi accorgo neanche che il dottore esce dalla stanza. Mi alzo di scatto e vado davanti a lui, ascoltando ciò che dice a Francesco.
"Sta bene, ha solo bisogno di riposo. Non deve stressarsi, ma stare tranquillo. Lo dimetteremo a breve, state tranquilli. A voi purtroppo posso dire solo questo, del resto ne parlerò con i genitori."
"Va bene dottore, grazie mille! Comunque ho chiamato i genitori e stanno arrivando."
Il dottore annuisce e se ne va sorridendo, lasciandoci soli. Lascio andare un sospiro che non mi ero neanche resa conto di trattenere e mi sento molto più sollevata.
"Che ne dici, entriamo? Il dottore non ci ha detto nulla in contrario."
Annuisco subito, senza neanche pensarci. Francesco mi sorride complice e apre la porta, lentamente. Alessio è nella stessa posizione di prima, solamente però con gli occhi aperti. Si gira verso di noi e sorride.
"Possiamo?" Gli chiedo dolcemente.
"E me lo chiedi pure?"
Sorrido e nel frattempo Francesco gli si avvicina, mettendosi seduto accanto a lui. Faccio la stessa cosa io, con la differenza che mi siedo sulla sedia e non sul letto.
"Allora? Come stai?" Gli chiede Francesco.
"Il dottore mi ha detto che sto bene e che mi dimetteranno tra un paio di giorni. Io non mi sento chissà quanto in forma, ma sto più che bene."
Sorrido felice e gli afferro una mano dopo averla portata alla bocca per lasciarci un bacio. Alessio mi guarda con dolcezza e mi rivolge uno dei suoi soliti sorrisi che ti spezzano il fiato.
"Fra, Emily ha mangiato questi giorni?" Chiede Alessio alternando lo sguardo da me a Francesco.
"Ma sì dai, ha solo dormito poco e sbroccato a chiunque le si avvicinasse ma è stata brava tutto sommato!"
"Hai sbroccato a tutti?" Mi chiede Alessio, sorridendo.
"Ma non è vero!"
"Sì che è vero! Dovevi vederla stamattina come ha sbraitato contro Z..-" Gli pizzico la gamba e lo guardo male, non può assolutamente dirgli di Zack. Alessio deve stare tranquillo. Francesco sembra capire e cerca subito di rimediare al suo errore. "Contro Tayler."
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O con te, o con nessuno. ||Alessio Bernabei||
FanfictionEmily Evans è una ragazza pugliese, quasi diciottenne, che deve affrontare l'ultimo anno di liceo. Molto presto si dovrà trasferire, insieme ai genitori, a Roma, più precisamente a Tarquinia. Nella sua terra lascia i suoi due migliori amici: Marco e...