Capitolo 14

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EMILY POVS.

Ascoltare la professoressa di matematica il venerdì mattina non è di certo il massimo.

Sta a scarabocchiare la lavagna, cercando di capire ciò che sta dicendo ma sono certa che non lo sa neanche lei.

Comunque, ieri, io e il mio gruppo abbiamo consegnato il cartellone alla professoressa e per fortuna andava bene.

Stranamente la settimana è trascorsa molto velocemente.

Con Alessio va tutto alla grande. Intanto ho capito una cosa: io lo amo.

Ancora non ce lo siamo detti il famoso "ti amo" che tanto aspetto, però non fa niente, è ancora presto.

A risvegliarmi dai miei pensieri è Elisa che mi scuote il braccio in cerca della mia attenzione.

"Emily ci sei?" Mi sussurra al mio fianco, mentre prende appunti di matematica e cerca di capire qualcosa.

"Sì sì. Stavo solo pensando, visto che è inutile provare a capire ciò che dice." Le sorrido e indico con la testa la professoressa che sta guardando qualcosa sul libro.

"Hai ragione." Ridacchia mentre sbatte la penna sul banco.

Suona campanella che dà inizio alla tanta aspettata ricreazione.

"Penso che al prossimo compito la sufficienza in matematica me la posso anche sognare." Borbotta Elisa mentre si alza.

La imito e ripongo il libro nello zaino.

"Amore stavi nel tuo mondo prima?" Chiede Alessio mentre mi abbraccia da dietro.

"Sì, me lo sono permessa visto che neanche la professoressa stessa stava ascoltando ciò che diceva."

"Concordo."

Mi stampa un bacio e mi fa sedere sulle sue gambe. Nel frattempo mi accarezza il braccio mentre ho la testa appoggiata sul suo petto.

Sto così bene.

"Ragazzi oggi andiamo al cinema?" Chiede Riccardo avvicinandosi.

"Magari." Rispondiamo in coro.

"Che andiamo a vedere?" Domanda Francesco.

Io e Elisa ci scocchiamo un'occhiata di intesa ridacchiando.

"Lo decidiamo noi!" Puntualizziamo subito.

Scoppiamo tutti a ridere.

"Okay okay." Borbottano i ragazzi.

Altre tre ore ed è finita un'altra pesante giornata di scuola.

Stiamo andando in cortile fino a quando vedo due figure a me familiari.

Mi blocco all'istante per guardarle attentamente e, anche se sono lontane, vedo che mi stanno sorridendo.
C'è un ragazzo che sta cercando di tranquillizzare, anche se invano, una sua amica che è a dir poco euforica.

Non ci posso credere. Sono Marco e Valentina!

Cosa ci fanno loro qui?

Gli occhi mi si riempiono subito di lacrime mentre inizio a correre più veloce che posso. Quando sono abbastanza vicina butto lo zaino per terra e mi fiondo tra le loro braccia.

Sono qui, sono davvero qui!

"Se è un sogno giuro che ci rimango di merda." Sussurro.

Li vedo sorridere. Quanto mi sono mancati i loro sorrisi.

O con te, o con nessuno.  ||Alessio Bernabei||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora