Sbarro gli occhi e mi porto una mano alla bocca.
Zack? Cosa c'entra Zack con tutto questo?
"Ale, mi spieghi che intendi?"
Si passa una mano sul ciuffo e se lo tira leggermente. Una vena gli pulsa sul collo, segno che è molto teso.
"Va tutto bene, Emily. Non è successo niente e non ti succederà niente. Ci penso io."
Mi prende per mano e iniziamo a camminare verso casa mia. Stiamo in silenzio entrambi, ma io vorrei fargli tante di quelle domande...
Ogni tanto si guarda intorno e io mi sto sinceramente spaventando.
"Perché fai così, Ale? Che mi potrebbe succedere?" Chiedo timorosa.
"Assolutamente niente finché starai al mio fianco." Risponde subito, senza alcuna esitazione.
Fantastico, non ti vuole dire niente.
"Ale per favore." Sciolgo la mia mano dalla sua e mi fermo. "Dimmi cosa sta succedendo, ho il diritto di saperlo. Riguarda me."
"Emily, ripeto che non è niente. Come dici tu Scott dice tutte idiozie. Devi stare tranquilla."
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo. Quant'è testardo.
"Va bene." Borbotto.
Mi stampa un bacio sulle labbra e abbozza un piccolo sorriso.
"Sei adorabile con questo faccino."
"Non ricominciare a fare il ruffiano e andiamo a casa." Sorrido e mi incammino.
Arriviamo a casa mia in poco tempo, ci salutiamo ed entro.
"Marco, Vale, sono tornata!" Grido per farmi sentire.
Appoggio lo zaino a terra e in meno di due secondi vengo travolta in un abbraccio soffocante.
Scoppio a ridere e li stringo forte a me, sorridendo come non mai.
È tornato tutto alla normalità, finalmente. Mi sono mancati così tanto.
"Se mi volete soffocare ci state riuscendo alla grande, sapete?" Chiedo sorridendo.
"E che sarà mai, nana."
Marco e la sua non dolcezza. Mi sono mancate tanto anche loro.
* * * *
"Allora, che facciamo di bello stasera?" Chiede Valentina mentre stiamo sul mio letto a chiacchierare.
"Io direi una nostra solita serata. Pizza, film e schifezze." Propone Marco sorridendo.
Io e Valentina annuiamo semplicemente e nel frattempo decido di alzarmi dal letto.
"Allora sono le cinque di pomeriggio, che ne dite se ci andiamo a prendere un gelato? Da giorni che lo voglio."
"Sì, certo."
Sorrido felice mentre Marco si alza e inzia a gironzolare per la stanza.
"Idea!" Grida Valentina.
Sussulto quasi urlando per la paura facendo un passo indietro e andando a sbattere contro qualcosa.
Si sente un rumore proveniente da dietro di me e mi volto immediatamente.
"Ahia, maledizione." Si lamenta Marco massaggiandosi la testa.
Lo guardo confusa per qualche secondo e poi realizzo che l'ho fatto sbattere alla porta della mia camera.
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O con te, o con nessuno. ||Alessio Bernabei||
FanfictionEmily Evans è una ragazza pugliese, quasi diciottenne, che deve affrontare l'ultimo anno di liceo. Molto presto si dovrà trasferire, insieme ai genitori, a Roma, più precisamente a Tarquinia. Nella sua terra lascia i suoi due migliori amici: Marco e...