SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

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CAPITOLO 60
SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

L'improvvisa comparsa del padrino di Harry, passato velocemente da innocente ed amabile cane a mago in carne ed ossa, aveva causato parecchio scompiglio tra il gruppo di amici ma per strane ragioni, soprattutto grazie ad una abbondante dose di fortuna, era passata del tutto inosservata agli adulti ancora intenti a confabulare tra loro al tavolo insegnanti. Non appena Sirius Black era caduto a terra svenuto alla vista di un suo improbabile sosia, Harry aveva subito controllato la reazione del preside, del Signor Potter e del Professor Anderson per poi scoprire che se i primi due non si erano accorti di nulla, l'ultimo era addirittura sparito dalla Sala Grande.

"Allora, qualcuno si decide a spiegarmi che significa tutto questo?" esclamò Frank, spazientito da quell'improbabile situazione.

Nelle ultime ore, in particolare negli ultimi minuti la situazione era degenerata fino ad apparirgli a dir poco paradossale; non solo James era sparito del nulla per mano di chissà quale mago oscuro, improvvisamente veniva anche a sapere che intorno a lui c'erano un sacco di misteri assolutamente assurdi, compreso un sosia di Sirius Black con circa venti anni in più di quanti ne aveva l' originale che fino a quel momento si era spacciato per il cane del suo presunto cugino che improvvisamente sembrava fosse diventato suo figlio. Insomma, c'erano davvero molte ragioni che potessero giustificare sia un tremendo mal di testa che uno scatto d'ira. Nonostante il ragazzo si fosse sentito incline ad entrambe le cose, istintivamente aveva tirato a se Alice, tremante e spaventata, frapponendosi tra lei e gli altri. Non sapeva cosa stava accadendo, ma di certo non avrebbe permesso che qualcuno le facesse del male.Più o meno lo stesso avevano fatto Lily, Zhoana, Remus e Regulus, riuniti attorno all'ancora svenuto Sirius Black. Scoprire che il cane non era quello che sembrava era stata un po' una delusione ed allo stesso tempo un campanello d'allarme.

"Cosa vuoi che significhi, che Sirius è un idiota!" sbottò Ginny, furiosa, preparandosi a lanciare una fattura al mago che fissava la ragazza con un'aria colpevole e spaventata.

Prima che fosse troppo tardi, Ron riuscì a togliere la bacchetta alla sorella che fu prontamente bloccata da Harry. Ginny cercò di protestare ma finì con l'arrendersi al contatto con il corpo del proprio ragazzo.

"Che ho fatto?" chiese Sirius, confuso, aprendo appena un occhio e strappando un sorriso ad Harry.

Il ragazzo era ancora a terra, circondato da Remus, Zhoana, Lily e Regulus. Appariva confuso, forse più per quella assurda divisione in gruppi che per la comparsa di qualcuno che gli assomigliava tanto. Malgrado la presenza di quel mago indicava chiaramente che Harry non era stato del tutto sincero, aveva piena fiducia in lui. Dopo tutto quello era il figlio di James e lui sapeva che non avrebbe mai potuto fare loro del male, nemmeno se lo avesse voluto. Il tizio che gli assomigliava tanto in fondo non sembrava pericoloso, solo un po' folle, non certo un assassino pronto a fare loro del male.

"Non tu, l'altro.." sospirò Hermione, indicando il mago più vecchio a pochi passi da lui, intento a fissare la giovane versione di se stesso con un'aria corrucciata.

"Merlino che mal di testa.." mormorò Lily, lasciandosi cadere seduta.

Da quando Harry ed i suoi amici erano arrivati a scuola ed erano entrati nelle loro vite riuscire a stare dietro ai continui colpi di scena era diventata una vera e propria impresa. Ogni volta che si convincevano di sapere tutto e di non avere altri misteri da svelare ecco che arrivava qualcuno, compariva qualcun altro oppure avveniva un attacco misterioso.

"Chi diamine siete in realtà?" chiese Alice, guardandosi intorno freneticamente senza nascondere la sua agitazione.

La ragazza cominciava ad avere seriamente paura. Improvvisamente aveva iniziato a vedere i suoi amici di sempre sotto una luce nuova. Lily e Remus non sembravano spaventati quanto lei, quasi sapessero qualcosa che a lei non era dato sapere. Qualunque cosa stesse succedendo loro dovevano esserne a conoscenza, almeno in parte. Lei invece era all'oscuro di tutto, esattamente come Frank.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora