La stanza era buia e spoglia,Ron non riusciva ad abituarsi a quella vista. Non gli sembrava lo stesso castello in cui aveva passato sei anni. Dopo l’attentato la scuola era stata chiusa, i genitori erano sconvolti e preferivano tenersi stretti i loro figli che si erano salvati da quel disastro senza contare che tutti i professori avevano perso la vita nell’esplosione. Gli unici abitanti del castello erano rimasti i fantasmi, che vagavano con fare spettrale per i saloni mormorando storie senza tempo. Ron sospirò guardando lo stato di rovina a cui era ridotto il castello.
“Andiamo?”
Chiese Ron impaziente di andarsene. Ogni attimo era doloroso perché riportava alla luce vecchi ricordi. Gli occhi gli si velarono di lacrime silenziose.
“Sono pronta. Ma come si fa?”
Chiese a sua volta Ginny guardandosi intorno curiosa, destando Ron dai tristi pensieri che lo affliggevano. Si trovavano nell’ufficio del preside, era lì che c’era il passaggio. Alla pareti i ritratti dei vecchi presidi sonnecchiavano annoiati, da qualche mese a quella parte non c’era nessun attuale preside a cui dare consigli. Alcuni di loro si chiedevano se ci sarebbe mai stato un altro preside o se la scuola era definitivamente caduta in disgrazia.
“Dobbiamo solo attraversare questo portale e arriveremo nello studio di Silente.”
Spiegò Ron indicando dritto di fronte a sé. Ginny notò con stupore che quello che avevano di fronte era lo specchio delle brame.
“Allora andiamo.”
Disse Ginny decisa attraversando il passaggio. In pochi istanti furono trasportati molti anni indietro. Di fronte a loro il preside, Albus Silente stava mangiando beato un ghiacciolo al limone nel suo studio. Ancora una volta Ginny si stupì, il Silente che aveva di fronte era molto più giovane di quello che ricordava lei.
“Buongiorno Signor Weasley, non mi aspettavo tornasse così presto.”
Saluto il vecchio preside tranquillamente. Non sembrava affatto stupito, come se vedere arrivare dal nulla tre persone nel suo ufficio fosse la cosa più normale del mondo.
“Cosa?”
Chiese Ron confuso guardandosi intorno. La stanza in cui erano era molto diversa rispetto a quella da cui erano arrivati. Era viva. Ron sospirò e per la prima volta capì che Ginny aveva ragione. In quel mondo in male non era ancora stato sconfitto ma c’era ancora speranza. Si potevano ancora cambiare le cose.
“Immaginavo si sarebbe pentito e sarebbe tornato qui ma non la aspettavo così presto. Soprattutto la aspettavo solo. Chi sono questa deliziosa signorina e questo bel bambino?”
Chiese curioso Silente, fissando Ginny e Teddy con i suoi penetranti occhi azzurri.
“Sono sua sorella, il mio nome è Ginny Weasley. Lui invece è Ted.”
Si presentò Ginny, per nulla in soggezione. Silente fissò per qualche istante la ragazza per poi volgere il suo sguardo sul bambino che teneva tra le braccia. Chi poteva essere quel delizioso fagottino?
“Benvenuta Ginny, e benvenuto anche a te piccolino. Posso chiedere perché loro sono tornati con te?”
Chiese Silente guardando Ron, in attesa di risposte.
“Hanno deciso che staranno qui, Ginny può frequentare le lezioni con noi? Nel nostro tempo stava frequentando il settimo anno.”
Rispose Ron con una punta di nervosismo, evitando di fare riferimento a Teddy. Meno si sapeva su li lui in quel tempo e meglio era.
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il golden trio al tempo dei Malandrini
Fanfictionuna storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini.