CAPITOLO 64TENTATIVO DISPERATO

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CAPITOLO 64
TENTATIVO DISPERATO

Merry vagava da ore nei pressi della stazione di Londra, determinata a trovare qualcuno che potesse aiutare James. La notte aveva da poco lasciato il posto al sole, ma non faceva ancora abbastanza caldo nella città piena di fumo e nebbia. Stretta nel suo cappottino la piccola tremava, infreddolita. Non gli importava nulla se era sola con i suoi nove anni in una grande città piena di gente che probabilmente poteva avere brutte intenzioni, lei doveva assolutamente trovare un mago. Sapeva di non avere molte scelte. Il tempo di James stava per finire. Non importava quale mago le fosse andato in aiuto, ne bastava uno qualunque. La sua innocenza e quel pizzico di incoscienza che solo i bambini possono avere l'aveva fatta arrivare fino a lì, ed ormai era troppo tardi per tornare indietro. Mamma e papà sarebbero andati su tutte le furie in qualsiasi caso, tanto valeva andare fino in fondo a quel folle piano. L'unica consolazione che le restava e che le faceva forza era il pensiero che il nonno, ovunque fosse, la stesse guardando e certamente fosse fiero di lei.

Le parole di James della sera prima gli risuonavano ancora in testa, confuse. Doveva trovare un mago o quantomeno qualcuno che credesse alla sua strana storia. La vita di quel ragazzo che conosceva appena era troppo importante.

All'inizio le parole di James l'avevano fatta cadere preda dell'entusiasmo: finalmente avrebbe avuto l'occasione di conoscere maghi veri, non come quelli delle favole o dei racconti del nonno. Lo sconforto era arrivato subito dopo, non appena aveva realizzato che non sarebbe stato affatto semplice. I suoi genitori, tanto per iniziare, non avrebbero mai creduto a quella storia. Avrebbero scosso la testa, magari sorridendo, senza nemmeno farla finire e sarebbero tornati alle loro attività. Di certo non l'avrebbero mai accompagnata fino a Londra, né tanto meno lasciata andare da sola. Lo stesso valeva per la gente del paese che considerava quel ragazzino sbucato dal niente poco più di una scocciatura. Insomma, chiunque l'avesse vista vagare da sola in direzione della stazione l'avrebbe riportata a casa, senza nemmeno stare ad ascoltarla. C'era solo una persona che poteva aiutarla: il vecchio Rupert, l'amico del nonno. Si trattava di un attempato vecchietto dall'aspetto e dai modi strambi che viveva solo vicino alla ferrovia. Non aveva famiglia. Niente moglie, figli né tanto meno nipoti. Solo un grosso cane dall'aspetto bizzarro che aveva una strana ed inspiegabile passione per il gelato alla liquirizia. Uno dei tanti vizi che il padrone, in mancanza di altra compagnia, gli aveva dato. L'allegro vecchietto aveva lavorato sui treni per più di quarant' anni ed era stato proprio lui a raccontare al nonno di Merry che a Londra esisteva un binario speciale, invisibile a tutti tranne che ai maghi. Nessuno naturalmente credeva a quella storia, tanto che da quando il nonno di Merry era morto Rupert aveva anche smesso di raccontarla.

"Rupert, ci sei?" aveva chiamato la bambina, bussando con insistenza alla porta.

Nel giro di poco il vecchio era comparso con addosso una vecchia vestaglia logora ed il fedele cane al suo fianco. Entrambi sembravano parecchio assonnati e sorpresi.

"Merry, che ci fai qui nel cuore della notte? I tuoi genitori lo sanno, vero?" aveva chiesto l'uomo, guardandosi intorno preoccupato cercando di scorgere un adulto.

Conosceva la bambina da quando era nata. Non era raro che lei passasse a trovarlo, ma di solito le sue visite avvenivano durante il giorno ed in compagnia della mamma. Il padre invece non approvava che Merry frequentasse gli strambi amici del nonno. Diceva che avrebbero finito con il metterle in testa idee strane, pericolose.

"No, non sanno nulla. Proprio per questo sono qui, mi devi aiutare.." aveva mormorato la piccola, sgattaiolando dentro la casa prima che qualcuno potesse vederla.

Il suo visetto era contratto, pensieroso. Si vedeva lontano un miglio che qualcosa la preoccupava.

"Che succede?"aveva chiesto ancora Rupert, confuso dalle parole di Merry.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora