CAPITOLO 27 DUE CHIACCHERE CON HERMIONE

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La notte era scesa, ormai era veramente tardi ma ai due ragazzi non importava. Si erano persi l’uno negli occhi dell’altra dimenticandosi degli amici che li stavano dando per dispersi e di non avere mangiato nulla. Un timido raggio di luna brillava da una finestra, illuminando la stanza. Lily riusciva a vedere il suo James e non riusciva a smettere di pensare a quanto fosse bello sotto quella luce così strana e affascinante. Sembrava risplendesse. Si avvicinò ancora di più a lui. Voleva sentire la sua pelle sulla sua, sentirsi protetta nel suo caldo abbraccio.

“Pensi che sia ora di tornare dagli altri?”

Mormorò ad un tratto Lily, poco convinta. La sua parte razionale era quasi del tutto succube del suo istinto, e l’istinto stava urlandole che voleva rimanere lì abbracciata a James. Sarebbe stato un errore imperdonabile tornare nella sala comune, andare a letto e non vedere più il suo James fino alla mattina successiva.

“Di già? “

Protesto James stringendola forte a se ed assumendo un aria da bambino imbronciato. Lily sussultò a quella tenera visione, incapace di resistervi. Come aveva fatto a fare a meno di lui per così tanti anni?

“Forse si stanno preoccupando.”

Disse Lily cercando la bocca del moro. Era poco convinta di quello che stava dicendo, in realtà non lo pensava affatto. Aveva un improvviso desiderio di baciarlo per rifarsi di tutti gli anni che avevano perso.

“Forse hai ragione. Accidenti, l’aula.”

Ricordò improvvisamente James. Se n’erano andati senza finire la loro punizione e lasciando l’aula ancora per metà ricoperta di pozione. Il professore si sarebbe di sicuro arrabbiato, ma come si poteva pensare all’aula e a Lumacorno in una notte come quella? Stava tenendo la sua Lily tra le braccia. Non l’aveva lasciata per un attimo per paura che l’incanto finesse e che tutto tornasse alla triste normalità fatta di litigi.

“Di che parli?”

Chiese Lily piegando leggermente la testa di lato. James la guardò incantato. Era così dannatamente bella, non riusciva a credere che fosse la sua ragazza.

“Non abbiamo finito di pulire.”

Spiegò James a malincuore. Non voleva che quel bel sogno finisse. Cercò di consolarsi pensando che da quel momento in poi ce ne sarebbero state altre di sere con la sua Lily tra le braccia ma non funzionò. Qualcosa dentro di lui gli impediva categoricamente di muoversi da lì, gli urlava di non sprecare nemmeno un minuto.

“Sai penso che hai ragione. Freghiamocene di tutto e stiamo ancora un po’ soli.”

Disse Lily accoccolandosi con la testa sul torace del ragazzo. Poteva sentire il respiro regolare di James e il suo cuore che batteva. Era così rilassante ed emozionante al tempo stesso. Si perse in quel battito regolare e ipnotico, realizzando improvvisamente di essere felice e di non volere altro dalla vita. Tutto il suo mondo ora era lì, a pochi centimetri da lei.

“Sei sicura? Lily Evans che va contro un professore non rispettando una punizione?”

Chiese James accarezzandole i lunghi capelli rossi. La stava prendendo in giro ma in realtà anche lui era felice di rimanere ancora lì  con lei. Cercò le sue labbra facendo scendere le sua mani sulla vita di lei.

“James Potter che fa tante storie per infrangere una regola?”

Chiese lei divertita in rimando, accarezzando a sua volta l’addome del ragazzo. Il fisico di James era incredibile, non si era mai accorta di quanto fosse perfetto in ogni più piccolo particolare. Decisamente era stato scolpito dai tanti allenamenti.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora