CAPITOLO SETTE RICORDI

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James si trovava per le vie del villaggio magico insieme agli amici. Aveva in tasca la lettera del padre e sentiva Sirius e Remus discutere dello specchio senza capire veramente quello che stavano dicendo. La sua testa era da un’altra parte. Ripensava allo sguardo triste, arrabbiato e forse anche un po’ deluso che aveva la sua rossa quella mattina mentre faceva colazione con Alice. Aveva deciso di voltare pagina, di mollare il colpo. Basta rincorrerla per il castello per elemosinare un appuntamento con lei, basta cercare di mettersi in mostra, da adesso in poi voleva essere suo amico e basta. Almeno così avrebbe potuto starle vicino e magari aiutarla a dimenticare Piton. Non provare nemmeno a invitarla però gli aveva fatto un effetto strano e forse aveva stupito anche lei. James Potter si arrendeva per la prima volta in vita sua? No, forse stava solo cominciando a crescere.
Il brusco arrivo di Peter lo riscosse dai suoi pensieri.
“ciao ragazzi”
“Ciao peter, ma dove eri finito”
Perso com’era nei suoi pensieri non si era nemmeno accorto che Peter dopo colazione era sparito. A dire la verità non si era accorto di nulla quel giorno. Alzò lo sguardo verso gli amici, Sirius stava guardando Peter e Remus  guardava fisso James come se volesse leggergli nella mente.
“Ero con Frank. Mi ha presentato Julia.”
disse Peter con saltellando da un piede all’altro e indicando una deliziosa moretta che parlava con Lily e Alice.
“Julia?”
la faccia di Sirius era decisamente scandalizzata. Peter si era fatto la ragazza? Sembrava più improbabile che vedere Piton con i capelli puliti e ossigenati.
“Si, è un amica di Alice. Sapete pensavamo di andare da Madama Piediburro..”
concluse Frank. Era felice che la ragazza dei suoi sogni avesse accettato di uscire con lui, anche se si era portata le sue amiche. Se fosse riuscito a trovare un cavaliere anche per Lily sarebbe stato tutto perfetto. Un pomeriggio da ricordare negli anni a venire.
“Ah ecco perché il piccolo Peter è sparito..”
la voce di Sirius era maliziosa e lasciava tradire un vena ironica. Remus invece si era tenuto fuori dalla conversazione e si limitava a guardare gli amici. James sembrava in un altro mondo, non li aveva veramente ascoltati per tutta la mattina. Sirius invece sembrava a metà tra il geloso e lo stupito e Peter era al culmine della felicità.  Forse non si era accorto del comportamento di James, oppure non voleva darlo a vedere di fronte a Peter.
“Venite anche voi?”
disse tutto d’un fiato Peter. Era un occasione fantastica per stare tutti insieme come non accadeva più da tanto tempo. Di solito quando uscivano e c’erano delle ragazze lui era sempre quello di troppo, quello da solo. Sirius non mancava mai di prenderlo in giro per quello. Ora invece aveva l’occasione di dimostrare agli amici che anche lui poteva avere una ragazza anche se non era bello e ricercato come Sirius.
“Come scusa?”
Ancora una volta Remus ebbe l’impressione che Ramoso non era con loro quel giorno. Non riusciva a capirne la ragione. Non riusciva a decidere se fosse la memoria del fratello morto che lo tormentava o la Evans. Da quando aveva saputo di Steven aveva cominciato a spiegarsi tanti atteggiamenti prima incomprensibili dell’amico.  A volte stava ore a fissare in vuoto quando pensava che gli amici non ci facessero caso, Remus se ne era accorto al primo anno.  Quando Sirius litigava con Regulus poi James spariva quasi sempre per poi tornare stranamente silenzioso. La Evans poi questa volta non poteva centrare nulla perché quel giorno non l’aveva nemmeno invitata. Anche quello era molto strano. Si ripromise di accennare al discorso non appena Peter e Frank fossero andati con le ragazze.
“Dai, venite anche voi. James c’è anche Lily.. È la tua occasione!”
propose Frank. Se fosse venuto anche James anche Lily sarebbe avrebbe avuto un cavaliere e avrebbero potuto godersi un tranquillo pomeriggio da coppiette.
“No, magari un’altra volta..”
La risposta di James lasciò tutti di sasso. Non capiva cosa prendeva ai suoi amici. Si rendeva conto di non essere stato troppo di compagnia ma la loro reazione era esagerata. Aveva passato tre anni buoni a provare ad uscire con Lily senza ottenere nulla, perché scandalizzarsi così se per una volta era lui a rinunciare?
“Come? Ragazzi ma è impazzito?”
Peter non credeva alla sue orecchie. Fino a qualche settimana prima James avrebbe letteralmente ucciso per un appuntamento con la Evans e ora rifiutava? Il mondo stava cominciando a girare al contrario. Si guardò rapidamente intorno per verificare la presenza di altri segni strani ma tutto sembrava normale.
“Non saprei.. Stamattina non l’ha nemmeno invitata..”
disse Sirius guardando l’amico che aveva di nuovo preso a fissare il vuoto perso nei suoi pensieri. Avrebbe voluto parlargli, chiedere cosa gli passava per la testa ma c’era troppa gente. Davanti a tutti avrebbe negato e forse si sarebbe sentito tradito. Si scambiò un occhiata d’intesa con Remus. Anche lui pensava le stesse cose. Dovevano parlare con James da soli, senza Peter, Frank e compagnia bella.
“Chi lo capisce è bravo! A stasera ragazzi divertitevi..”
Saluto distrattamente Remus.
Sirius guardò Peter e Frank allontanarsi felici e si girò per chiedere chiarimenti a James o almeno per scoprire cosa pensava Remus ma non fece in tempo. Una furia si abbattè su di loro.
“Remussino!”
Era una ragazzina bionda, di corvonero. A occhio e croce doveva essere un terzo anno e si era avvinghiata tipo ventosa a Remus.
“Remussino?”
James era tornato tra loro e fissava la scena a metà tra il divertito e l’inorridito. Sirius sorrise. Aveva ripreso i contatti con il mondo.
“Tesoruccio.. Perché non ti sei più fatto vivo.. Vieni.. Ti devo mostrare una cosa..”
squittì la ragazza tirando il povero Remus per un braccio.
“No, scusa.. Non posso proprio..”
Remus stava cercando di liberarsi da quella stretta. Aveva incontrato la ragazza qualche settimana prima in biblioteca e le aveva dato una mano a cercare un libro. Da allora non riusciva a scollarsela di dosso.
“Oh si invece!”
la ragazza sembrava decisa a non mollare la presa senza avere ottenuto quello che voleva.
“Ma No.. Ragazzi.. Fate qualcosa!”
implorò Remus. James e Sirius erano abituati a situazioni del genere. Dovevano aiutarlo!
“Non ti preoccupare Remussino.. Ci vediamo stasera divertiti..”
rispose divertito James lanciando uno sguardo d’intesa e Sirius. I due si allontanarono ridendo lasciando l’amico in balia della ventosa umana.
“Perfidi!”
gli urlò Remus in rimando.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora