CAPITOLO 61IL QUADRO COMINCIA A DELINEARSI

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CAPITOLO 61

IL QUADRO COMINCIA A DELINEARSI

Le notizie che Piton aveva comunicato a Lily fecero velocemente il giro della compagnia, lasciando tutti quanti di sasso. Nessuno si aspettava che Piton avrebbe collaborato così facilmente, ne tanto meno che avesse informazioni così preziose per loro. Non appena la ragazza era tornata nella propria sala comune tutti quanti le si erano riuniti intorno, ascoltandola in religioso silenzio. Solo alla fine si erano lasciati andare a fare commenti, increduli che alla fine il mangiamorte avesse sul serio deciso di collaborare. Ognuno avvertiva chiaramente che, nascosta tra gli enigmi, vi era la soluzione del mistero. Il momento appariva solenne e più che mai cruciale per James. Harry, da parte sua, era rimasto molto colpito da come il suo padrino Sirius non si fosse sbagliato nel dare un ulteriore opportunità al Serpeverde nonostante l'odio che correva tra i due, ma sapeva bene che tuttavia era presto per tirare delle conclusioni. Piton non aveva detto espressamente di voler tornare sui suoi passi, ma solamente che ci avrebbe fatto un pensiero. Nulla di più. Questo apriva notevolmente il ventaglio di possibilità circa il futuro che li aspettava, ma rimaneva lo stesso assurdo cominciare a pensarci da ora. Al momento avevano problemi ben più grandi, forse anche di loro, e non potevano certo stare dietro alle paranoie di un mangiamorte quasi pentito. In più il pensiero del padre tormentava Harry al punto da renderlo del tutto insensibile alle sorti del suo vecchio professore di pozioni anche se questi si era rivelato ben più profondo della pozzanghera che poteva sembrare di primo impatto. Il ragazzo sopravvissuto non riusciva ad accettare di perdere ancora suo padre, non quando lo aveva ritrovato e aveva faticosamente creato un rapporto con lui dopo tutti i misteri, gli screzi e le incomprensioni dei primi mesi.

"Ha praticamente detto che è stato Anderson!" esclamò Remus, scuotendo la testa dopo aver a lungo soppesato le parole dell'amica.

Il racconto di Lily era l'ennesima prova, un po' confusa forse, che confermava che il vecchio professore era in qualche modo collegato a quella storia strana ed oscura. Nessun altro professore avrebbe potuto cancellare la memoria di uno studente, nemmeno la McGranitt in un momento di rabbia.

"No, ha detto che era nell'ufficio di un professore.." precisò Hermione, pensierosa.

Anche lei come Remus non credeva nell'innocenza del professore ma non bastava certo la parola di Piton ad incriminarlo. Per quanto ne sapevano poteva essere una trappola, o magari un tentativo di depistarli. Dovevano assolutamente saperne di più prima di credere al ragazzo, anche se sapevano che c'erano buone possibilità che fosse sincero. Ad ogni modo, allo stato attuale delle cose sospettavano di Anderson ma non avevano nessuna idea circa alle motivazioni che potevano averlo spinto ad agire in quel modo.

"Secondo te quanti altri professori cancellerebbero la memoria ad uno studente?" chiese Remus, incredulo, scuotendo la testa.

Hermione aprì la bocca per rispondere, ma poi preferì tacere. Il licantropo non aveva tutti i torti, ma c'era qualcosa di oscuro in quella faccenda che le metteva i brividi. Qualcosa di celato, un terribile dettaglio che doveva ancora essere scoperto.

"Ad un mangiamorte, vorrai dire." Specificò Regulus, pensieroso.

"Non ti seguo.." mormorò Zhoana, fissando con insistenza il fratello minore del suo ragazzo.

Il ragazzo sospirò, senza staccare gli occhi dal fuoco che ardeva nel camino.

"Tutti sanno che Piton è un mangiamorte. Un professore avrebbe potuto fargli delle domande per conto di Silente e cancellare la sua memoria subito dopo." Spiegò Sirius, intuendo cosa doveva stare passando nella mente del suo fratellino.

Tutti loro sapevano bene che nella lotta ai maghi oscuri tutto era concesso agli auror in nome della sicurezza del paese. Visto in quest'ottica un incantesimo per cancellare la memoria ad un mangiamorte, anche se costituiva un fatto decisamente strano, non poteva essere considerata una prova contro Anderson.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora