CAPITOLO 4 SEGRETI, BUGIE, CONFESSIONI E RICORDI.

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James rimase per qualche attimo immobile dove si trovava, fuori dal bagno, senza sapere che fare. D’improvviso era come se il suo stesso corpo lo impacciasse. Era assurdo. Non poteva comportarsi così. Lui era James Potter, il cercatore, il campione di grifondoro, sempre allegro e pronto a incoraggiare tutti. Era quello che tutta la scuola si fermava a guardare quando passata, per cui tutte le ragazze sospiravano e che i ragazzi sognavano di essere. Doveva ritrovare la sua forza, nascondersi dietro a quella maschera, convincersi di potercela fare, eppure era così difficile.

Si trovò seduto di fronte agli amici, non sapendo nemmeno come ci era arrivato. Provò a iniziare la conversazione ma non ci riuscì. Per l’ennesima volta dalla sera precedente non sapeva che dire.

Lasciò fare agli amici, rimase zitto, giocherellando con il lenzuolo del letto di Sirius.

SIRIUS “ Jamie, ci devi dire cosa ti sta succedendo..”

Sembrava avere ritrovato la sua decisione e la sua fierezza, quel portamento nobile e regale che James non avrebbe mai avuto. Le incertezze di qualche attimo prima non c’erano più. Non lo aveva chiamato James ma Jamie, anche con le parole voleva dimostragli la sua vicinanza, nonostante non capisse i comportamenti dell’amico, e magari si sentisse anche un po’ tradito. Gli voleva bene, nonostante tutto, nonostante le cose non dette. Avrebbe voluto cancellare loro la memoria, fare finta non fosse successo nulla, non vederli così tristi per colpa sua.

JAMES “ va tutto bene, avevo bisogno di stare solo, di riflettere su alcune cose, e mi avete preso un po’ di sorpresa, tutto qui.”

Li guardava e capiva quanto gli voleva bene, quando gli era grato per essere li. Si sentì uno stupido per essere scappato ed essersi nascosto da loro fino a quel momento. Ma era più forte di lui. Erano anni che fuggiva da tutti, che non ne parlava con nessuno. Nemmeno ora era sicuro di sentirsi pronto per parlare. Sospirò, forse non lo sarebbe mai stato. Sapeva che anche gli amici avevano vissuto esperienze terribili, ma lui non era pronto a condividere le sue con qualcuno.

REMUS “ più che sorpreso sembravi decisamente sconvolto. Hai inventato una scusa assurda e ti sei chiuso le tende alle spalle invece che spiegarti.”

Nella sua voce James poteva distinguere tristezza per essere stato in qualche modo messo in disparte, amarezza per le bugie e per le tende con le quali lo aveva escluso e preoccupazione per averlo visto in condizioni tanto pietose senza sapere come aiutarlo. Era sicuro che negli occhi si Sirius avrebbe letto le stesse cose. Lo conoscevano bene, sapevano come fare leva su James per convincerlo a parlare, a sfogarsi, ma questa volta non poteva, o forse non voleva rivelare tutto. Era qualcosa che apparteneva al passato. Parlarne sarebbe significato riportarlo nel presente e soffrire ancora.

JAMES “ lo so, mi dispiace. Non ce la potevo fare. Mi vergognavo..”

Non sapeva come scusarsi, come spiegare. Da che parte poteva iniziare. Come si inizia a raccontare una storia che deve essere dimenticata?

SIRIUS “ ti vergognavi? E di che?"

Sirius lo aveva sempre capito al volo, senza bisogno di troppe parole ma anche solo con uno sguardo, perché ora faceva una domanda del genere.. Una domanda senza risposta..

JAMES “non lo so.. Sono stato uno stupido..”

Dannazione, perché non capivano quanto fosse difficile per lui. Non aveva mai affrontato quell’argomento con nessuno, non aveva più parlato di quella storia né ricordava come aveva fatto a superarla. Era successo e basta. E ora gli sembrava di essere messo a nudo, di ritrovarsi di nuovo da capo. Quando aveva messo i piedi su quel treno aveva promesso a se stesso che tutto sarebbe cambiato, che sarebbe diventato diverso, solare, che si sarebbe sforzato di essere sempre allegro. Lo doveva fare per Steven. Per fare questo aveva dovuto dimenticare, ma ogni tanto il passato tornava. E come poteva essere diverso.. Era suo fratello. Era lì con lui. E non aveva fatto nulla, non era riuscito a fare niente, erano solo due bambini.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora