La sala comune dei Grifondoro era immersa in un festoso clima natalizio, con ad ogni parete numerose decorazioni natalizie ma nonostante questo ai due ragazzi seduti davanti al camino appariva spenta e tetra, un po’ come il loro umore in quel momento.
“Non sembra nemmeno Natale, che tristezza.”
Mormorò Hermione più mogia del solito. Nemmeno il natale aveva migliorato il suo umore. Era passato qualche giorno dall’addio di Ron ma entrambi erano ancora a pezzi, un po’ come i malandrini erano tristi per la partenza di Peter. Lily aveva provato a tirare su tutti di morale ma non ci era riuscita molto bene, solo James sembrava stare un po’ meglio.
“Ricordi gli anni scorsi?”
Chiese Harry intristendosi ancora di più ricordando che anche lo scorso natale Ron li aveva lasciati soli, abbandonando la missione che avevano intrapreso insieme. L’anno prima lui ed Hermione si trovavano a Godric Hollow, il luogo dove tutto era iniziato ed era finito. In quel piccolo villaggio la sua vita era andata in pezzi, rivedere la sua vecchia casa in rovina era stato doloroso. Ricordava bene la sensazione di vuoto che aveva provato davanti a quelle rovine. Istantaneamente aveva cercato gli amici, alla sua destra aveva trovato la mano di Hermione ma alla sua sinistra non c’era nulla, Ron non era lì a sostenerlo in quel momento così delicato.
“Oh Harry.”
Disse Hermione, incapace di aggiungere altro. Il moro si riscosse da quei tristi ricordi e fisso il volto pallido della sua amica di sempre, doveva essere dura anche per lei.
“Mi dispiace Hermione, è stata colpa mia.”
Disse Harry a testa bassa, si sentiva colpevole. Anche l’anno prima si sentiva colpevole per la fuga di Ron. Possibile che riusciva sempre ad allontanare le persone a cui voleva bene?
“Non dire sciocchezze! Ron è un testone lo sai, e..”
Rispose Hermione bloccandosi improvvisamente, incapace di completare la frase. Non riusciva a definirlo. Il suo cuore e la sua mente stavano combattendo una feroce e silenziosa lotta per arrivare a stabilire cosa fosse esattamente Ron per lei.
“.. E lo ami?”
Completò lui per la ragazza, centrando il punto e facendo arrossire Hermione.
“Credo proprio di si.”
Annuì la ragazza, senza riuscire ad aggiungere altro. Il suo cuore batteva a mille al pensiero di quel testone. Qualcosa dentro di lei le diceva che non era ancora tutto finito, che Ron non poteva averli abbandonati così. Non doveva smettere di sperare.
“Che pensi di fare con Remus?”
Chiese Harry discreto, fissando Hermione intensamente.
“Lo ha capito anche lui, ora siamo amici.“
Spiegò Hermione soffermandosi sugli occhi di Harry. Da quando lo conosceva era abituata ai suoi occhi verdi, erano uno dei tanti dettagli di Harry che con il passare degli anni aveva preso ad ignorare. Ma quando erano arrivati lì Harry era stato costretto a farli diventare color nocciola, come quelli di suo padre. Per Hermione era strano vederlo con gli occhi scuri, ogni volta che lo fissava era come se ci fosse qualcosa fuori posto.
“Mi dispiace, sarai distrutta.”
Osservò Harry, pronto a consolare l‘amica passandole un braccio intorno alle spalle.
“A dire la verità sono più sconvolta per Ron. Alla fine io e Remus non stavamo insieme.” Voglio dire, non è come se mi avesse lasciato, no? E poi siamo rimasti in buonissimi rapporti.”
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il golden trio al tempo dei Malandrini
Fanfictionuna storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini.