CAPITOLO 43 DAL PARCO DEL CASTELLO ALL'INFERMERIA

8.6K 412 243
                                    

CAPITOLO 43

DAL PARCO DEL CASTELLO ALL’INFERMERIA

Hermione, Ron e Ginny correvano nel parco guardandosi freneticamente intorno. Potevano vedere in lontananza gli anelli del campo da Quidditch, e poco lontano da loro c’era la casa di Hagrid ma di Harry nessuna traccia.

“Pensate sia stata una buona idea?” chiese Hermione con un tono insicuro che non era da lei, normalmente così sicura di sé e decisa. Gli ultimi avvenimenti erano davvero assurdi. In poche ore il loro mondo era crollato, Harry era sparito e i malandrini erano furibondi. Non avevano avuto nemmeno il tempo per assorbire il colpo che le cose erano cambiate nuovamente, i Malandrini sembravano pentiti e avevano deciso di aiutarli a trovare Harry per avere le loro risposte. In quel momento anche loro erano nel parco o nella foresta e sapevano che Harry era il figlio di Lily e James.

“Io dico di si. Che ti prende Hermione? Non è da te avere tutti questi dubbi.” disse Ginny con un tono rassicurante. L’agitazione di prima sembrava quasi scomparsa, una vocina dentro di lei le diceva di stare tranquilla e che Harry di trovava a pochi metri da lei. Sarebbe andato a finire tutto bene, lo sapeva.

“Non lo so, ho paura che Harry se la prenda con noi.” rispose Hermione guardando in basso. Aveva fatto bene a rivelare un segreto così importante, anche se a fin di bene?

“Tranquilla, non abbiamo fatto nulla di male.” mormorò dolcemente Ron. Capiva le paure di Hermione ma era certo che Harry avrebbe capito. Certo, forse all’inizio sarebbe andato su tutte le furie e avrebbe urlato ma poi avrebbe capito.

“A parte raccontare tutto ai suoi genitori..” osservò Hermione mestamente. Si sentiva una pessima amica e sentirsi dire che lo aveva fatto solo per il bene di Harry non aiutava per nulla a farla stare meglio.

“Abbiamo detto loro la verità, nulla più. Non abbiamo svelato i segreti del futuro.” considerò Ginny. Hermione annui con poca convinzione.

“Vedrai che Harry la prenderà bene. La cosa che lo preoccupava di più era dire a James e Lily che è loro figlio.” disse Ron sicuro. Era certo che Harry sarebbe stato sollevato, la sua più grande paura era rivelare la verità ai suoi genitori e leggere delusione sui loro volti.

“Quindi pensi che sarà sollevato?” chiese Hermione incerta.

“Diciamo che avrà una cosa in meno a cui pensare e che i Malandrini ora sono molto più ben disposti verso di noi.” rispose Ron. Ginny guardò i due sorridendo, era strano vedere Ron nella parte di quello maturo e riflessivo ed Hermione confusa e insicura. Il mondo doveva aver preso a girare al contrario.

“Già, decisamente non ci considerano più imbroglioni, truffatori e quant’altro.” concluse Hermione un po’ più sollevata.

“Almeno una cosa buona c’è, sempre che riusciamo a trovare Harry.” disse Ginny guardandosi attorno in modo frenetico. Qualcosa dentro di lei le diceva che Harry era lì, a pochi passi da loro. Lo avvertiva chiaramente. Non erano i suoi poteri a dirglielo ma il suo cuore e Ginny era certa che non si stava sbagliando.

Nel frattempo i Malandrini erano ormai vicini alla Stamberga, luogo a loro caro e teatro di notti di luna piena al limite della follia. La foresta proibita ormai non aveva quasi più segreti per loro, la conoscevano palmo a palmo. Quante notti a rincorrersi, a ridere felici e spensierati senza pensare ai rischi che stavano correndo. Molte volte avevano quasi rischiato di finire male ma la fortuna non li aveva mai abbandonati.

“Ecco, laggiù c’è il platano e la Stamberga.” disse James indicando un grosso albero che si contorceva frenetico. Chi lo vedeva per la prima volta rimaneva sempre impressionato da quel grosso albero. James Potter rimase impassibile, per nulla turbato.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora