CAPITOLO 36 SCOPPIA IL PUTIFERIO

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Lily sedeva al solito banco insieme a Hermione e Alice ma continuava a guardarsi nervosamente intorno. Stev e Ron avevano raccontato alle ragazze quello che era successo quella mattina. Lily sperava con tutte le sue forze che Sirius e James riuscissero a fare ragionare Remus. Il ragazzo sapeva essere proprio un testone a volte. Hermione teneva la testa china sui libri, tormentata dai sensi di colpa. Possibile che fosse tutta colpa della gelosia che provava per lei?

D’un tratto la porta si aprì e i ragazzi si voltarono di scatto, speranzosi di vedere entrare i malandrini. Le loro speranze si infransero quando Ginny entrò di corsa in classe e prese posto vicino alle ragazze. Ginny fissò gli amici, cercando di individuare quale fosse il problema. Lily sospirò e poi gli comunicò tutte le novità.

“Tutto a posto con Teddy?” chiese Lily sorridendo. Cercando di scacciare dalla sua mente l’immagine di Remus che lasciava la scuola. Sarebbe stato un duro colpo per Sirius e James, forse troppo duro.

“Si, l’ho appena lasciato in infermeria.” rispose Ginny prendendo fiato. Se ci fossero stati anche i ragazzi forse la conversazione sarebbe andata avanti ma nessuno dei presenti aveva voglia di parlare. Ginny lanciò un’occhiata ad Harry per capire se stava un po’ meglio e passò un braccio intorno alle spalle di Hermione. La ragazza si lasciò andare a quell’abbraccio e pianse tutte le sue lacrime sulla spalla di Ginny. Ron ed Harry se ne stavano in disparte, senza dire nulla. Il rosso soffriva a vedere la sua Hermione in quello stato. Qualcosa gli diceva che non si trattata di gelosia, che c’era altro ma non riusciva a dare voce a quest’idea. Non c’era nulla da dire. Il comportamento del ragazzo era davvero troppo strano. Una vocina nella testa di Harry diceva al ragazzo che era colpa sua e delle sue bugie. Il ragazzo cercò di scacciare quelle voci ma era così difficile.

Improvvisamente la porta si aprì e i tre malandrini entrarono scherzando tra loro. Sembrava che tutto fosse tornato alla normalità, almeno fino a che Remus non entrò nell’aula.

“Remus!” esclamò Lily, correndo incontro ai ragazzi e saltando al collo di Remus.

“Mi spiace, non volevo farvi preoccupare così.” si scusò il ragazzo, notando gli occhi tristi di Lily. Si maledisse mentalmente. Per colpa di quei traditori aveva fatto soffrire i suoi amici e Lily, proprio le persone che voleva proteggere.

“Remus.. È colpa mia?” chiese Hermione tra le lacrime, guardando negli occhi il ragazzo. Remus a quella domanda non seppe rispondere. Aveva passato tutta la notte a odiare lei e i suoi amici ma ora Hermione sembrava così indifesa. La sua espressione cambiò di colpo. Il sorriso fraterno che aveva rivolto a Lily si trasformò in una maschera di indifferenza.

“Non sono geloso di te e Ron se è quello che intendevi dire.” rispose Remus, sedendosi nella fila dietro quella di Lily. James e Sirius si guardarono senza capire. Era evidente che il problema fosse Hermione e gli altri, e non loro o Lily ma non riuscivano a capire che stava passando per la testa dell’amico.

“Come mai non ti siedi al solito posto?” chiese Sirius stupito.

“Oggi mi va di cambiare..” rispose enigmatico Remus. James scosse la testa e fece segno a Ron e a Stev di avvicinarsi.

“Dannazione, c’è qualcosa sotto.” mormorò Harry piano, prendendo la sua borsa.

“Che dici?” chiese Ron confuso. Non capiva che stava succedendo. Prima Remus dice che non era geloso e poi si sedeva lontano da loro? Non era decisamente normale.

“Evita noi. Sospetta qualcosa.” rispose Harry piano, stavo attendo che nessun altro sentisse quelle parole. Il moro era preoccupato e non riusciva ad allontanare la sensazione che stava per succedere qualcosa di brutto.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora