In sala grande i malandrini erano stupiti, rassegnati e delusi. Il loro amico James dopo aver confessato di amare ancora Lily aveva deciso di andare a fare colazione con un branco di oche. Per di più ne stava puntando una decisamente stupida. Non c’era speranza. Quel ragazzo li stava facendo ammattire tutti quanti! Per di più tutti loro sapevano che era innamorato di Lily e che lo stava facendo solo per dispetto. Remus scosse la testa pensando che James era un eterno bambino e che non sarebbe cresciuto mai.
“Ehy, Betty.”
Iniziò James facendo il brillante e passandosi una mano tra i capelli per scompigliarli, non che ce ne fosse bisogno. La ragazza fremette. James Potter era di fronte a lei e le dedicava attenzione. Il grande James, sogno erotico e nemmeno tanto segreto di almeno una buona metà della popolazione femminile della scuola.
“Oh James.”
Riuscì a rispondere lei. Avrebbe voluto dire di più ma il suo cervello era in pausa. O forse non era mai stato realmente acceso in vita sua. In quel momento in ogni caso non era in grado di mettere insieme molte parole a causa della vicinanza con il moro.
“Senti, ti va se vengo a fare colazione con te?”
Chiese James con voce bassa fissandola intensamente negli occhi. La ragazza si sentì mancare ma appena comprese la richiesta del moro si riprese in fretta.
“Certo!”
Rispose con un sorriso a 32 denti che le illuminava il volto facendo posto al ragazzo. Le amiche intorno a lei la fissavano con invidia. Se le occhiate avessero potuto ucciderla quella Betty avrebbe dovuto preoccuparsi sul serio.
“È proprio stupido!”
Commentò Sirius sconsolato guardando l’amico fare il brillante con quell’oca. Non era nemmeno sto gran che. James era andato dalla prima ragazza che aveva visto, giusto per indispettire Lily.
“Si sta facendo del male da solo. A lui piace Lily!”
Replicò Remus. Peter era sempre molto strano ma i suoi amici non ci fecero troppo caso. Dovevano pensare a James che sembrava andato fuori di senno.
“Sirius, fa qualcosa.”
Implorò Harry. Sapeva che l’unico che poteva far ragionare suo padre era solamente Sirius. Le sue speranze erano riposte in un’idea intelligente di Sirius.
“Ok..”
Disse semplicemente lui guardandosi intorno come cercasse qualcosa o qualcuno.
“Ehy, Lily?”
Chiamò alla fine quando vide la ragazza, lasciando gli amici di stucco. Si aspettavano cercasse di parlare con James, non che chiamasse Lily. Mancava solo che anche lei vedesse la scena e cominciasse a urlare dalla rabbia.
“Sirius? Che vuoi?”
Rispose la ragazza stranita. Era una situazione strana. Cosa voleva Black da lei? Non era un mistero nella scuola che quei due non andassero molto d’accordo.
“Parlarti. Vieni qui un momento?”
Chiese lui gentilmente. La ragazza guardò Hermione, alzò le spalle e si avvicinò ai ragazzi prendendo il posto di James che se n’era appena andato. La rossa si guardò intorno come a cercare qualcuno che non era presente.
“Ciao Stev! Ciao ragazzi!”
Saluto lei allegra e curiosa. Tutti i malandrini erano li, compresi i nuovi acquisti Stev e Ron. Mancava solo lui. Dove poteva essersi cacciato? Non era da lui saltare la colazione.
STAI LEGGENDO
il golden trio al tempo dei Malandrini
Fanfictionuna storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini.