CAPITOLO 49 UNA SERATA MOLTO ROMANTICA

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Sirius era fermo sulla porta di ingresso della biblioteca e fissava dritto davanti a sè, incantato, fregandosene completamente di tutto quello che stava avvenendo intorno a lui. Per la prima volte nella sua vita non riusciva a dire assolutamente nulla. Alla fine era riuscito a trovarla per davvero Zhoana, ora si trovava lì di fronte a lui, più bella che mai. Era una visione straordinaria. Nessuna ragazza prima d’ora era mai riuscita a fargli quell’effetto. Rimasero per quasi un minuto a guardarsi in silenzio sorridendo, l‘uno perso negli occhi dell‘altra, senza che nessuno dei due si decidesse a dire niente. Anche Zhoana era come paralizzata, dopo tutto trovarsi di fronte un Sirius troppo emozionato per riuscire a dire qualcosa non era certo una visione da tutti i giorni. Alle loro spalle alcuni ragazzi più piccoli si tenevano per mano mentre una coppia di Tassorosso si baciava in preda alla passione sotto lo sguardo disgustato di alcuni quadri. Ogni singolo angolo del castello era pervaso dall’atmosfera di San Valentino e ovunque si guardava si potevano vedere ragazzi innamorati che festeggiavano quel giorno di festa.

Sirius improvvisamente si riprese quel poco che bastò a fargli ricordare che si trovavano ancora sulla porta della biblioteca e che alle loro spalle si era formata una coda di ragazzi curiosi che aspettava impaziente, e che stava iniziando a porsi delle domande. Sicuramente il giorno successivo l’intero castello sarebbe stato al corrente di quanto successo, ma stranamente a Sirius non importava.

“Ci diamo una mossa?” chiese una moretta di Serpeverde con un tono decisamente acido che tradiva tutta la delusione che provava in quel momento. Come gran parte della popolazione femminile del castello era perdutamente innamorata di Sirius e aveva dovuto scontrarsi con la terribile verità che Sirius non fosse più disponibile. La ragazzina tratteneva a stento le lacrime e si affrettò a nascondere nella borsa un pacchetto dorato, probabilmente un regalo che aveva portato per Sirius ma che ora non poteva certo dargli. 

Alle parole della ragazza Zhoana scoppiò a ridere mentre Sirius sbuffava, prima di prendere la sua bella per mano e condurla via da tutti quei curiosi. La ragazza lo assecondò, facendosi guidare docile lungo i corridoi del castello che lui conosceva come le sue tasche.

Sirius non aveva la minima idea di dove andare, ogni angolo del castello gli sembrava scontato, del tutto inadatto a contenere tutto il loro amore. Da giorni non faceva che pensare a un posto speciale, ma più si sforzava e più le sue idee gli sembravano banali. Alla fine decise di seguire il suo cuore e si ritrovarono in un piccolo cortile deserto, illuminato solamente da un quarto di luna. Lo avevano trovato per caso lui e James al loro primo anno mentre scappavano da un professore e si erano subito chiesti come mai nessuno lo conoscesse. Per anni era stato il luogo in cui si erano allenati per diventare animagus e in cui avevano messo a punto tutte le loro idee migliori in fatto a scherzi ai danni dei Serpeverde, ma non ci aveva mai portato nessuna ragazza. Era un posto davvero spettacolare, fino ad ora gli era sempre sembrato troppo per qualsiasi delle ragazze che aveva avuto al suo fianco. Di fronte a loro si stagliava il lago, bello e maestoso come sempre, nel quale si riflettevano almeno un milione di stelle, e poco più in là c’era la foresta nella quale erano andati insieme a cercare le fate la settimana prima ed intorno a loro le montagne, avvolte da un alone di mistero e magnificenza.

Senza dire nulla Sirius si tolse il mantello, lo stese nell’erba, si sedette e tirò dolcemente Zhoana vicino a lui. In quel silenzio così perfetto e irreale si poteva sentire chiaramente il battito accelerato dei loro cuori che battevano all’unisono, tradendo tutta la loro agitazione. Sembrava che entrambi fossero tornati bambini, troppo timidi e spaventati per dire o fare qualcosa. Fu Zhoana a rompere quel silenzio, parlando per prima.

“È bello qui..” sospirò Zhoana avvicinandosi a Sirius e baciandolo sulle labbra teneramente. In pochi istanti i due ragazzi si ritrovarono abbracciati, stretti uno tra le braccia dell’altra, completamente persi in un bacio carico di passione che durò a lungo.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora