CAPITOLO 51 PARADISO DENTRO IL CASTELLO E INFERNO FUORI

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Dopo il chiarimento di James e Sirius tutti tirarono un sospiro di sollievo, e ogni cosa tornò quella di sempre. Gli unici poco contenti della cosa furono i prefetti, che avevano vissuto il litigio tra i due come una specie di vacanza: con i due malandrini per eccellenza occupati a litigare le loro ronde erano diventate quasi inutili. Ai ragazzi però sembrava di vivere in un bel sogno, lontano da tutti i problemi del mondo reale. Dentro il castello il male non poteva entrare e la vita scorreva come sempre, tra una lezione e un test a sorpresa. Non c'erano esplosioni, attacchi, combattimenti e la guerra era lontana. Lily e James erano più innamorati che mai, esattamente come Sirius e Zhoana che ormai facevano coppia fissa da quasi un mese. Le ragazze del castello non avevano presa bene ma ormai avevano capito che non c'era nulla che potessero fare per dividere quella coppia così affiatata. Ormai l'unico single del gruppo, visto che anche Hermione, Ron, Harry e Ginny erano felicemente innamorati, era rimasto Remus. Il ragazzo tuttavia, non dava molto peso alla cosa. Di tanto in tanto usciva con qualche ragazza, ma non era mai niente di serio. Di solito prendevano un caffè insieme, parlavano un po' e si lasciavano con la promessa di uscire ancora, cosa che non accadeva mai. Da quando aveva saputo di Ninfadora, Remus non faceva che pensare a come sarebbe potuta essere la sua vita con lei, e ogni volta concludeva che visto quanto era bello Teddy forse valeva la pena aspettarla. James e Sirius ci scherzavano su, ma rispettavano quella strana decisione. Tra le altre cose, da quando aveva saputo del suo futuro, di Dora e di Teddy, Remus era diventato meno insicuro riguardo a se stesso. Non si credeva più un mostro, e più di una volta aveva confessato agli amici di riuscire a vedere davanti a sé una vita quasi normale.

Harry, Ginny, Hermione e Ron, dal canto loro, erano ogni giorno più stupiti dalla somiglianza tra Zhoana e la loro amica Luna. Vedere Sirius e la ragazza mano nella mano che scherzavano insieme era quasi come riavere di nuovo la loro amica, anche se ovviamente il dolore per la sua perdita non era così semplice da cancellare.

I ragazzi cominciavano a credere sul serio che il futuro poteva essere cambiato, e avevano anche preso a fare progetti.

Fuori dal castello, invece, era il delirio più totale. Bellatrix aveva attaccato molti villaggi, babbani e magici. La donna si muoveva in modo disordinato, caotico, quasi stesse cercando qualcosa ma non fosse sicura circa dove trovarlo. Era fin troppo chiaro che la donna fosse sulle tracce di qualcosa, o forse di qualcuno, ma era difficile capire quale fosse lo scopo che la muovesse. Non aveva nessun piano se non quello di portare quanta più distruzione potesse lungo il suo cammino. Nulla sembrava importarle, nemmeno la sua stessa vita. Il ministero aveva messo sulle tracce della donna molti auror ma nessuno era riuscito a trovarla, né a scoprire nulla su di lei. James aveva provato a chiedere notizie al padre, un auror molto rispettato, ma nemmeno lui aveva saputo dirgli qualcosa. Tutti sembravano brancolare nel buio, e non si rendevano conto del pericolo che costituiva Bellatrix per l'intero mondo magico.

Harry ormai aveva perso il conto di tutti gli articoli che aveva trovato sul giornale che parlavano della strega-oscura-e-misteriosa-che-uccide-senza-pietà, come la chiamavano i giornali. Ogni sera lui ed Hermione ne parlavano, insieme a Ginny, Remus e Lily. Cercavano di mettere assieme i tasselli e fare il punto della situazione, ma ogni volta non riuscivano a capire cosa passasse per la testa di quella pazza. Quando si sentivano vicini ad aver capito le sue intenzioni, c'era sempre qualcosa che sfuggiva loro e gli faceva mettere in discussione tutto quanto.

"A che pensi?" chiese Sirius ad un Harry molto pensieroso. Era una sera come le altre, e come al solito dopo cena si erano buttati sui divani della sala comune a riposarsi e a parlare un po'. Sirius aveva passato un po' di tempo con Zhoana, ed era tornato da poco. Nella sala comune, chi sulla poltrona, chi sul divano e chi per terra, c'erano tutti.

"Bellatrix.." rispose il ragazzo, senza staccare gli occhi dal giornale che stava avidamente leggendo. Sul quotidiano magico erano riportati tutti gli attacchi dell'ultima settimana, in gran parte opera di Bellatrix. Sembravano attacchi casuali, l'unica cosa che li univa era la ferocia con cui erano stati commessi. Il giorno prima era morto un uomo e un auror era stato gravemente ferito ad una gamba, quello prima ancora era stato il turno di una famiglia babbana, spazzata via in pochi secondi: padre, madre e tre figli, non si era salvato nessuno. Hermione sospirò, passando lo sguardo da Harry, preoccupato, a Ron, che leggeva un fumetto magico e ridacchiava. Come Ron potesse comportarsi da idiota nei momenti più impensabili era una questione che tormentava da tempo Hermione, la ragazza non era mai riuscita a trovare una risposta.

il golden trio al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora