25 (VICKY'S POV)

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È domenica mattina inoltrata e ho dormito più di quanto avrei mai immaginato, non pensavo di avere tutto questo sonno arretrato.
Sono sveglia da pochi minuti e sto' cercando di abituare gli occhi alla luce intensa che filtra dalle finestre semi chiuse. Sento Kate canticchiare allegra dalla cucina e ci scommetteri qualsiasi cosa che sta' invadendo la cucina di pan cake..quella ragazza ha una vera e propria ossessione per i pan cake, ogni volta che si mette ai fornelli andiamo avanti a mangiarli per almeno quattro giorni!! Non è che non siano buoni, anzi, ad essere sinceri sono davvero squisiti...ma dopo il terzo giorno capite anche voi che inizo ad averne la nausea.
Mi alzo svogliata dal letto e ancora mezza addormentata mi dirigo in cucina. 

Come immaginavo trovo Kate di spalle con tutti i capelli sporchi di farina e pastella, più che cucinare sembra abbia appena terminato una battaglia e nonostante tutto è sempre di una bellezza disarmante. Mi chiedo come faccia...io appena sveglia sembro un bradipo appena uscito da un coma vegetativo!!
《Buongiorno Kate, dormito bene?》le domando e lei per lo spavento quasi rovescia pet terra il recipiente con l'impasto che tiene in mano, probabilmente era così intenta a cucinare che non mi ha nemmeno sentito arrivare!
《Ciao Viky!! Hai fame?!! No perché volevo preparare qualcosa per colazione ma devo aver sbagliato le dosi e ho un po' esagerato!!》
La guardo divertita 《come sempre!》 le dico e dopo pochi secondi scoppiamo a ridere come due pazze!!
《Oddio Viky non imparerò mai le quantita' giuste!! Forse dovremmo iniziare ad invitare i vicini di casa per colazione!》mi dice con le lacrime agli occhi.
《Oppure anziché impazzire a cercare un lavoro come barista potresti iniziare a vendere pan cake a tutto lo stabile!》le rispondo ancora piegata dalle risate.

Dopo colazione decido di andare a correre, ho sempre amato farlo e oltre a tenermi in forma mi permette di rilassarmi e schiarirmi i pensieri. Nei miei periodi bui era l'unico modo per liberare la mente e isolarmi dal resto del mondo. Quando corro ciò che mi circonda svanisce, siamo solo io e la mia musica.

Dopo un'ora che sudo sotto il sole cocente mi ritrovo non so come in un grazioso parco di cui non conoscevo l'esistenza. Mi guardo intorno incuriosita da questo piccolo mondo incantato in cui regna un senso di tranquillità e pace. La gente passeggia beata, giovani coppie si scambiano baci e promesse di amore eterno sulla riva del laghetto al centro del parco, qualcuno fa running e qualcuno è sdraiato sul prato a leggere e prendere il sole.
Sto' morendo di sete e mi dirigo verso una fontanella poco distante.
Dopo essermi disseta decido di riposarmi un po' e mi siedo su una panchina di fronte al lago.

《Hey bambolina, mi sembravi tu!! Posso sedermi qui con te o rischio di essere fulminato?》sussulto per lo spavento e quando alzo lo sguardo mi trovo davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere sulla faccia della terra! Faccio un cenno del capo in segno di saluto e volgo immediatamente lo sguardo verso l'acqua che risplende come un diamante sotto i raggi del sole. Spero che così facendo decida di lasciarmi in pace e se ne vada.
Purtroppo Nate non è così perspicace come pensavo e mi si siede accanto. Mi giro verso di lui e lo guardo con sguardo interrogativo del tipo "ma tu che vuoi? Perché sei venuto ad invadere il mio spazio vitale?! Vattene immediatamente!". Nemmeno il mio sguardo omicida lo fa demordere e anzi scoppia in una fragorosa risata!
Questo è completamente matto!
《Io proprio non ti piaccio vero bambolina? Anche se non riesco a capire perché! Ti ho forse fatto qualcosa?》mi domanda incuriosito senza però smettere di ridere e guardandomi dritto negli occhi.
Sento il solito brivido percorrermi e sposto lo sguardo ma commento lo sbaglio di abbassare gli occhi sulle sue labbra! Sono carnose e sensuali e inizio ad immaginare come sarebbe baciarle. Immagino quelle labbra carezzarmi tutto il corpo e senza volerlo arrossisco. Appena mi rendo conto di essermi imbambolata a fissarlo e fare pensieri poco consoni rialzo lo sguardo e lo trovo che mi scruta in modo strano...non riesco a decifrare il modo in cui mi osserva...ha uno sguardo malizioso ma nello stesso tempo nasconde altro...non è solo malizia quella che vedo!! C'è dolcezza e malinconia? possibile? Forse quella pazza sono io!!
《No non mi piaci per niente e smettila di chiamarmi bambolina, non sono mica una delle tue puttanelle! Ora vattene e lasciami in pace!》
《wow!! micetta ritira gli artigli, ti ho intravista da lontano tutta sola e ho deciso di farti un saluto...tutto qui, lo giuro!》dice alzando le mani in segno di resa! non so perché ma non gli credo!
《Ok! ora ti ho visto e mi hai salutato! Quindi ciao e a mai più rivederci!》gli dico e inizio a fissare un punto a caso nel parco. Non voglio guardarlo perché so che se solo incrociassi quelle due pozze d'acqua cristalline che si ritrova al posto degli occhi rimarrei fregata...hanno come un potere magnetico su di me per cui evito di proposito il suo sguardo.
《Sei proprio strana lo sai vero? comunque è stato un piacere vederti baby doll!! Ci si vede in giro!》e detto questo si alza e si allontana di corsa.

 Lo osservo correre e devo dire che col suo metro e passa ottanta e quel fisico farebbe cascare ai suoi piedi qualsiasi donna. Ma io non sono come le altre, non voglio ragazzi che mi girano intorno, non voglio relazioni serie e nemmeno storie di una notte. Non sogno il principe azzurro sul cavallo bianco che salva la donzella in  difficoltà e tanto meno sogno il bel tenebroso sexy che punta solo ad una notte di sesso sfrenato. Sono rimasta scottata una volta e di sicuro non ho intenzione di ricascarci! MAI!!
Tuttavia una vocina nella mia testa mi avverte di stare attenta e tenermi bene alla larga da Nate e dai suoi stupendi e stra maledetti occhi di ghiaccio!!

All Is Possibile [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora