98 (Nate's pov)

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<<E' colpa nostra!>> sussurra piano Kate tra le lacrime mentre Connor tenta di rassicurarla.

<<Shhh...non è colpa tua amore, vedrai che si riprenderà!!>> 

<<E' colpa nostra invece, non dovevamo obbligala a venire a quella stupida corsa, dovevamo darle retta!!>> dice singhiozzando mentre con lo sguardo cerca conferma in Ryan che mestamente accenna un sì con la testa! Non proferisce parola da ore, sembra sotto shock e non posso biasimarlo, quando abbiamo saputo che una ragazza era stata investita e stavano arrivando le ambulanze tutti hanno cominciato a scappare per paura che arrivasse la polizia ma come ci siamo resi conto che Vicky mancava all'appello il mio cuore si è fermato, è come se una strana sensazione, una connessione con lei, mi avesse avvertito che qualcosa non andava, che era in pericolo...!! 

Non dimenticherò mai l'immagine di lei, stesa inerme sul ciglio della strada, in una pozza di sangue!! Non ricordo nemmeno come siamo arrivati fino a qui, ho un vuoto, è come se nel momento in cui i miei occhi si sono posati su di lei, il resto del mondo si fosse annullato, solo noi e il suono delle sirene in lontananza...e poi all'improvviso un trambusto, gente che tentava di spingermi via, paramedici che cercavano di staccarmi dal suo corpo immobile per poter fare il loro lavoro...ma era come se in quel momento non mi rendessi davvero conto di quello che stava succedendo...sono dovuti intervenire Connor e Zac per farmi allontanare da lei ed è da allora che non riesco più a connettermi alla realtà, mi sembra di vivere in un incubo....

Solo quando perdi qualcuno ti rendi conto di quante cose hai dato per scontato, di quanti "ti amo" e "ti voglio bene" non hai detto, forse per abitudine, forse perchè lo davi per scontato ...solo quando perdi qualcuno ti rendi conto del vuoto lasciato nel tuo cuore, nella tua anima ormai svuotata e privata della sua parte migliore...

Sono due ore che siamo seduti in questa fredda ed asettica stanza d'attesa dell'ospedale sperando che qualcuno ci dica come stà ma nessuno sembra considerarci, so che Kate ha avvisato i genitori di Vicky che sono partiti immediatamente ma dubito arriveranno presto, li attende un viaggio di almeno cinque ore e fino ad allora noi siamo l'unica famiglia che ha.

Il dolore al petto che mi attanaglia da quando siamo arrivati non accenna ad andarsene, non è solo tristezza, non è sofferenza, è un vero e proprio dolore fisico, un qualcosa di indescrivibile, come se il mio cuore stesse sanguinando...non lo so, non capisco più nulla....

<<Voi siete parenti?>>  chiede un dottore avvicinandosi.

<<No, siamo amici... i genitori di Vicky abitano a più di cinque ore da qui ma sono stati avvertiti e stanno arrivando!>> spiega Zac, il più lucido tra di noi...

<<Come stà?>> chiede timida Ally.

<<Mi dispiace ma non essendo parenti non posso darvi nessuna informazione!>>

<<Ma che cazzo dice?? Siamo qui da più di due ore, Vicky è una nostra amica e abbiamo tutto il diritto di sapere come stà!>> dico urlando ed alzandomi minaccioso verso il medico che non si scompone per nulla di fronte al mio comportamento, probabilmente non è la prima scenata a cui assiste. Connor mi prende per un braccio e mi intima di calmarmi ma io davvero non ci riesco, il respiro affannoso e il cuore che batte all'impazzata non mi permettono di ragionare lucidamente..

<<Mi dispiace ragazzi, questa è la prassi e fino all'arrivo dei genitori non posso dirvi nulla!!>>

Mi lascio cadere rassegnato sulla scomoda sedia di plastica e mi passo una mano sul viso stanco...è colpa mia, se solo non fossi stato così menefreghista e orgoglioso ora lei non sarebbe in un letto di ospedale ma saremmo a casa a ridere e fare l'amore, avrei dovuto lasciare che mi spiegasse, avrei dovuto ascoltarla...la mia bambolina...così fragile ed indifesa...sono uno stronzo, non cambierò mai, eppure ci ho provato, ho provato ad essere un uomo migliore per lei...

All Is Possibile [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora