Capitolo 16

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Wade tamburellava le dita sui jeans, muovendo incessantemente la gamba destra, mentre si guardava intorno nell'impeccabile salotto di casa di Lemon con un po' di soggezione.

La padrona di casa gli sorrise, rientrando nella stanza con in mano un vassoio su cui erano posate una teiera con due tazze e una zuccheriera, che appoggiò su un tavolino accanto alla poltrona su cui si sedette, di fronte al suo socio in affari, che si era accomodato sul divano.

"Un po' di tè?" Wade scacciò l'offerta con un gesto della mano.

"No, grazie. Piuttosto, mi piacerebbe sapere perché mi hai invitato qui" Conosceva Lemon e, per quanto si volessero bene in quel modo strano che da sempre caratterizzava il loro rapporto, sapeva che lei avrebbe preferito avere tutt'altra compagnia per colazione.

La donna sorrise beffarda, sorseggiando il liquido bollente "Dritto al punto, come sempre" Lui le lanciò un sorriso tirato, e Lemon sospirò, prima di ricominciare a parlare "In questi giorni di riposo ho avuto modo di riflettere e, dopo averne parlato con Peter, sono giunta alla conclusione che, dopo la nascita del bambino, con lui e due gemelle di cinque anni, avrò il mio bel da fare"

Wade aggrottò la fronte, sfiorandosi un sopracciglio con la mano come sempre quando era confuso "E questo mi interessa, perché...?"

Lemon sospirò e si fece seria in volto, prima di incrociare il suo sguardo "Ho deciso di vendere la mia quota del Rammer Jammer, a te"

Gli occhi dell'uomo si spalancarono per la sorpresa: aveva previsto che, con la seconda gravidanza di Lemon, i suoi orari di lavoro si sarebbero inevitabilmente ridotti ed era pronto ad affrontare tutto questo, ma non si sarebbe mai aspettato che volesse abbandonare la gestione del locale "Aspetta, cosa?! Sei sicura? Potremmo rivedere i tuoi orari e le tue mansioni, sai che ti verrei incontro senza problemi"

"Questo lo so, Wade, e te ne sono molto grata, ma diciamocelo: mi sono imbarcata in quest'avventura con una grande dose di incoscienza e anche senza la dovuta passione. Con gli anni mi sono adagiata nell'abitudine di gestire un locale che non mi rispecchia e, anche se adoro essere la tua socia, questo non è mai stato il mio sogno" Si interruppe per riprendere fiato "Quello che ho sempre voluto fare nella mia vita è fare la moglie e la mamma, e sento che adesso è giunto il momento di concentrarmi solo su questo"

"Wow, è, è...non me l'aspettavo, Lemon! Quindi vuoi venderla a me?!" Wade si portò una mano sul petto, incredulo della fiducia che la donna nutriva nei suoi confronti e spaventato alla sola idea di portare avanti il locale da solo.

Lemon annuì alla sua domanda, mentre il suo volto si aprì in un sorriso deciso "Ho avuto modo di osservarti in tutti questi anni: il Rammer Jammer è lo specchio della tua personalità, è casa tua e so bene che, sin da ragazzino, avere un bar tutto tuo è stato il tuo sogno" Si sporse dalla poltrona per posargli una mano sulla gamba "Credimi, non c'è nessun altro a cui affiderei la mia quota del locale"

Per un momento i loro sguardi velati da lacrime di commozione si incontrarono, poi Wade si schiarì la voce, cercando di ricomporsi.

"Lemon, ti ringrazio e spero di essere all'altezza della tua fiducia, ma si dà il caso che non abbia liquidi sufficienti a rilevare la tua quota...non ancora, almeno" Sul suo viso vi era una smorfia di incertezza e paura, quella di deluderla e soprattutto di non riuscire ad ottenere ciò che desiderava, come tante altre volte nella propria vita.

"Oh, non preoccuparti di quello: quando sarai pronto, ti venderò la mia parte! Di' la verità, sei contento di liberarmi di me, eh?" Gli diede una pacca scherzosa sulla gamba, alla quale Wade rispose con un ghigno.

"Oh sì, sei proprio una spina nel fianco!" Poi il suo viso si fece serio "Mi mancherai, Breeland"

Lemon sorrise commossa, annuendo alle sue parole "Anche tu, Kinsella"

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora