C.33

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Dove eravamo rimasti...

Wade alzò un sopracciglio, chiaramente poco convinto della sua idea "Devo forse ricordarti come è finita l'ultima volta che abbiamo tenuto nascosta la nostra relazione?"

"Che c'entra? Era diverso! Adesso non c'è più nessun altro di mezzo e non è più solo sesso, ci amiamo" Notando che la resistenza di Wade cominciava a vacillare, Zoe si avvicinò ancora di più a lui, con finta nonchalanche "E poi, voglio tenerti ancora un po' tutto per me..." Si morse il labbro inferiore, percorrendogli il braccio su e giù con un dito dall'unghia affilata di manicure, mentre Wade non smetteva di fissarla, a bocca aperta.

Quando riprese un po' di contegno, gli altri passeggeri del volo beatamente ignari di quello che stava accadendo tra di loro, deglutì, sfiorandosi un sopracciglio "Beh, in effetti, non hai tutti i torti: e poi non vogliamo che lo sappiano prima di Logan, no?"

Zoe annuì, le labbra ormai a pochi millimetri dalle sue "Esatto" Poi lei gli diede un bacio veloce, dopo cui, però, Wade la riattirò di nuovo a sé, cogliendola di sorpresa.

"Potresti cominciare a tenermi tutto per te nella toilette dell'aereo, che ne dici? Calmerebbe anche i miei nervi, dottoressa"

Zoe scoppiò a ridere, diventando paonazza, di fronte al suo ghigno malizioso e a quelle parole "Wade, smettila, non possiamo! Logan sta dormendo accanto a te!"

Lui non si scompose, scrollando le spalle "Infatti non ho detto che dobbiamo farlo qui" Lei gli diede una pacca sul petto, intimandogli di smetterla tra le risate, e Wade si portò una mano sul punto colpito, fingendosi particolarmente sofferente "Ahia, ma mi vuoi vedere morto?! Hai pure negato di esaudire uno dei miei ultimi desideri!"

Lei, divertita dal suo cipiglio e dal viso di Wade voltato dalla parte opposta, si buttò tra le sue braccia, stringendolo forte e prendendolo bonoriamente in giro "Oh, povero piccolo!"

"Sì sì, adesso non ci provare"

Il viso di Zoe sfiorò il suo collo, prima che lei gli stampasse un bacio sulla guancia, al quale lui non riuscì ad opporsi in tempo: il suo broncio e muso lungo sparirono sotto gli occhi imploranti di lei, facendolo cedere con un sospiro "Sei impossibile!"

Lei sorrise, trionfante, poggiando la testa sul suo petto "Lo so" Poi chiuse gli occhi e si lasciò cullare dal movimento dell'aereo, mentre Wade le diede un bacio tra i capelli, stringendola ancora più forte a sé.

La mattina seguente, Zoe aprì la porta della cucina di Lavon, in cui Logan sgattaiolò di corsa, e sorrise, permettendo ai propri occhi di assorbire l'immagine di Wade che, in una camicia azzurra aperta sulla solita t-shirt bianca e i vecchi jeans logori, canticchiava tra sé e sé in piedi dietro ai fornelli "Questo sì che è un buongiorno" Bisbigliò lei, ammirando la vista, mentre si richiudeva la porta alle spalle, rendendo così nota la propria presenza a Wade, che si voltò leggermente stupito verso di lei e poi verso il figlio, già seduto su uno sgabello al bancone.

"Hey, buongiorno! Non ti ho nemmeno sentito arrivare, uragano!" Aggiunse, guardando Logan, che sorrise furbetto, impugnando la forchetta con impazienza.

"Sono un ninja!"

"Oh, in tal caso..." Wade scoccò un'occhiata veloce, seguita da un sorriso, a Zoe, che assisteva divertita a quel loro scambio di battute, prima di armeggiare con la padella e un piatto "...faccina sorridente in arrivo per il ninja"

Logan ammirò il pancake con occhi, naso e sorriso che Wade gli aveva appena messo davanti e gridò un "Fico!" per poi avventarvicisi sopra con la forchetta.

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora