C.37

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Dove eravamo rimasti...

"Scusami, non sono molto di compagnia" Fece un sorriso tirato, per poi sospirare e togliere il braccio dal corpo della fidanzata e fare per alzarsi "Sarà meglio che vada a letto"

La delicata presa di Zoe sul suo polso lo fermò sul posto, facendolo voltare verso la fidanzata con espressione interrogativa.

"Oppure potresti restare" Rispose lei a quella sua silenziosa domanda, guardandolo negli occhi, seria come non mai.

Un sorriso spuntò lento ed inesorabile sul viso di Wade, che stentava a crederci "Dici sul serio?"

Zoe annuì, decisa "Non solo stanotte..." Si strinse nelle spalle, senza distogliere lo sguardo da quello di lui "...per sempre" Le tremò la voce a quelle ultime parole, quasi temesse un rifiuto, ma Wade, che la osservava incredulo e rapito, scacciò qualunque suo dubbio, prendendola per una mano, aiutandola ad alzarsi dal gradino e precedendola dentro la rimessa.

Poco dopo, Wade si stese sul letto, lo stesso letto in cui aveva trascorso decine di notti parecchi anni prima, quasi con riverenza. Guardò Logan, che dormiva sereno a qualche metro di distanza, e gli mancò il fiato rendendosi conto di quante cose fossero cambiate nel frattempo: mai avrebbe immaginato di tornare in quella rimessa, mai avrebbe pensato di avere un figlio con Zoe. Stese un braccio sotto la testa, cercando di rilassarsi. E, quando lei spuntò dalla soglia del bagno, finalmente Wade riuscì nell'impresa. Zoe gli sorrise e in un attimo si stese dall'altro lato del letto.

"Vieni qui" Le sussurrò lui, aprendo le braccia e facendole cenno di avvicinarsi.

Zoe non se lo fece dire due volte e con un sospiro beato si accoccolò accanto a Wade, che subito la cinse tra le sue braccia, quasi avesse timore che lei potesse sfuggirgli.

Immergendo il viso nell'incavo del suo collo, mentre il dito di Wade le carezzava distrattamente un braccio, Zoe si accorse che solo in quel momento, scivolando nel sonno aggrovigliata al corpo di Wade, era davvero tornata a Bluebell, a casa.

I raggi del sole, già alto in cielo, svegliarono Wade, che aprì gli occhi con un mugugno, pensando che fosse decisamente troppo presto per alzarsi. Dietro lo sguardo appesantito dal sonno, gli ci volle qualche secondo per capire dove si trovasse, ma in un attimo, notando le pareti che lui stesso aveva ridipinto qualche mese prima e, soprattutto, scorgendo una massa di capelli neri sul cuscino alla sua destra, si ricordò gli avvenimenti della sera precedente e che era rimasto alla rimessa e un sorriso stanco si aprì sul suo volto stropicciato.

Quando, poco dopo, Zoe aprì gli occhi, sussultò leggermente vedendo Wade accanto a sé, puntellato su un gomito e intento a fissarla con l'espressione più tranquilla del mondo "Hey" Gli disse, sorridendo dalla gioia che lui fosse la prima cosa che si era ritrovata davanti al risveglio.

"Hey, dormigliona" Wade si sporse verso di lei, sfiorandole una ciocca di capelli e con il chiaro intento di baciarla, ma, quando era a ormai pochi centimetri dal viso di Zoe, il letto cominciò a sobbalzare, facendo trasalire l'uomo e facendolo allontanare all'istante da lei.

Sulla sponda del letto, Logan saltellava su e giù, un sorriso a trentadue denti sul volto e un'energia incontenibile che solo un bambino di cinque anni poteva avere a quell'ora del mattino "Sveglia, sveglia, sveglia!"

Wade, gli occhi sgranati e la bocca appena aperta, guardò prima lui, poi Zoe, che scoppiò a ridere dell'espressione sulla sua faccia.

"Mamma, ho fame!"

Zoe acchiappò il figlio per le gambe, fermando la sua personale opera di demolizione del letto "Fila a lavarti e vestirti, demonietto, o niente colazione!"

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora