Deciso a scoprire che cosa stesse succedendo, Wade prese la via della porta, seguito a poca distanza da Zoe, altrettanto confusa.
Sulla soglia di casa i due, insieme a Logan, che nel frattempo era sceso dall'altalena, videro un uomo sui quarant'anni, armato di un borsone da viaggio, scendere da un taxi. Il volto di Wade si rabbuiò non appena riconobbe il nuovo arrivato, mentre Zoe gli lanciò un'occhiata preoccupata della sua reazione.
Logan era l'unico ignaro di tutto e, mentre il nuovo ospite si avvicinava al portico, dopo che il taxi si era allontanato, non mancò di dare voce alla sua curiosità "Papà, chi è quello?"
Wade strinse forte la spalla del figlio, in piedi davanti a lui, come a proteggerlo, mentre l'altro uomo, dopo aver lasciato vagare lo sguardo su Zoe e Wade, si rivolse al bambino con un sorriso "A quanto pare sono tuo zio Jesse"
Il volto di Logan si illuminò a quell'inattesa scoperta "Fico!"
Sotto lo sguardo duro e protettivo nei confronti del figlio di Wade, Jesse si abbassò all'altezza del nipote per guardarlo negli occhi, rivolgendogli un caldo sorriso "E tu saresti?"
"Logan, piacere!" Il bambino gli porse la mano destra come un navigato gentiluomo, gesto che fece sogghignare suo zio.
"Piacere di conoscerti, ometto!"
La mascella di Wade si contrasse ancora di più, se mai fosse possibile, quando il fratello scompigliò amorevolmente i capelli biondi di Logan, prima di rimettersi in piedi "Che ci fai qui, Jesse?"
Il fratello gli lanciò un sorriso disarmante e sarcastico insieme "Anche per me è bello rivederti, fratellino. Sembra che negli ultimi anni le cose siano un po' cambiate..." Aggiunse, con un'espressione allusiva al quadretto familiare di fronte a lui.
Osservando Wade, Zoe credeva di vedere letteralmente il fumo uscirgli dalle orecchie, ma sapeva bene che non era una buona idea mettersi in mezzo ai fratelli Kinsella, così restò spettratrice silenziosa del loro confronto.
Wade sogghignò con volto e tono amari "Sì, beh, succede, quando ti fai vedere una volta ogni cinque anni. Comunque non hai ancora risposto alla mia domanda: che cosa vuoi?"
Jesse sospirò, facendosi serio "Quando mi hai detto che hai intenzione di vendere la casa, ho pensato di venire a dare un'occhiata"
Il fratello minore incrociò le braccia al petto "Mi hai già dato il tuo consenso, adesso vuoi ostacolarmi?!"
"No, Wade, confermo quello che ho detto. Ma, visto che possiedo metà della casa, ho pensato che potrei aiutarti nella ristrutturazione"
Per Zoe era evidente la sincerità di Jesse, la percepiva nei suoi occhi, ma Wade non sembrava colpito.
"Ti prego, lascia che ti dia una mano" Implorò il Kinsella maggiore, sistemandosi nel frattempo il borsone sulla spalla.
Wade ridacchiò sarcastico "E' tipico di te: venire a offrirmi il tuo aiuto quando ne ho meno bisogno. Dov'eri quando a quindici anni ho dovuto prendermi cura di papà da solo?!"
Jesse non perse le staffe, anzi, chiuse gli occhi, sapendo quanto si meritasse quelle dure parole "Touchè. Comunque, adesso sono qui e vorrei davvero poter rimediare, Wade"
"Scordatelo"
Logan osservò spaventato lo scatto d'ira del padre, cosa che non sfuggì a Zoe, che decise di intervenire, richiamando Wade alla calma, con un cenno della testa verso loro figlio.
Immediatamente, lui rilassò la sua espressione "Vi aspetto alla macchina" E, senza degnare di un'occhiata il fratello, si diresse verso il navigatore di Lavon, lasciando particolarmente deluso Jesse, il quale sospirò, sconfitto.
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Hart of Dixie_Dove noi apparteniamo
RomanceQuesta storia è il continuo del one shots Stay