C.49

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Dove eravamo rimasti...

"Hai ragione, l'ho fatto e mi dispiace tantissimo di averti ferito..." Disse, mentre Wade sviava lo sguardo da lei, che cercò di stabilire un contatto prendendogli una mano abbandonata sulle sue gambe: quando lui non la scostò, ma anzi, gliela lasciò stringere, Zoe ritrovò un po' di speranza "Sai perché continuavo a rimandare la questione con George?" Il fatto che lui avesse alzato lo sguardo sul suo volto le fece intendere che era curioso di sentirla proseguire "Mi sembrava ingiusto sbattergli in faccia la nostra felicità...avevo paura che lui potesse pensare che mi fossi lasciata troppo presto il nostro matrimonio alle spalle perché in fondo per me non aveva significato poi così tanto...è così sbagliato?" Si ritrovò infine a chiedere a Wade con un filo di voce.

Lui, dopo un istante di esitazione, scosse la testa, abbassando lo sguardo dal suo viso alle loro mani intrecciate "No, è comprensibile...avrei dovuto pensarci, invece che arrivare a conclusioni affrettate: è che io non ho mai avuto così tanto riguardo per i sentimenti delle ragazze che frequentavo" Aggiunse, con un sorrisetto imbarazzato e colpevole insieme.

"Ma no, capisco da dove ha origine la tua reazione, visti i nostri precedenti..." Lo rassicurò Zoe, sfiorandogli una spalla con una mano, ormai accoccolata al suo fianco "Ero un disastro a quei tempi" Considerò, strappando un sogghigno al suo fidanzato, che concordò con lei annuendo vigorosamente.

"Sì, è vero!"

"Hey!" Zoe, ridacchiando divertita, lo spinse un po' più in là, facendolo ridere a sua volta "Adesso però ho le idee chiare: credo proprio che dovrai sopportarmi per il resto dei tuoi giorni!" Sentenziò lei, con un sospiro melodrammatico, lo stesso che fece Wade, stringendosi nelle spalle.

"Vedrò di rassegnarmi" Poi sorrise, guardando la sua fidanzata negli occhi, prima di attirarla a sé per un bacio, in cui entrambi riversarono tutto il dispiacere che provavano per quella discussione ormai archiviata.

Fu soltanto il rumore sordo dello stomaco di Zoe che brontolava a fare staccare Wade da lei, la quale fece una smorfia colpevole "Scusami...sto morendo di fame!"

Wade rimase interdetto per un secondo, prima di scoppiare a ridere mentre la sua fidanzata faceva altrettanto, coprendosi la faccia con una mano "Ok, andiamo a farti mangiare qualcosa" Le disse lui premurosamente, alzandosi dal dondolo e sollevandola con sé mentre la teneva per mano. Poi mise un braccio intorno alle spalle di Zoe attirandola ancora più vicino a sé e facendole spuntare un sorriso quando il suo naso le sfiorò una guancia mentre rientravano nella cucina di casa Hayes più uniti che mai.

"Attenzione al muro!"

Zoe dava indicazioni a Wade e Jesse che, alle due estremità opposte del divano, lo trasportavano dentro casa, non senza fatica.

Quando riuscirono ad entrare nell'enorme salone già in gran parte arredato, sempre seguendo i comandi della padrona di casa, Jesse si lasciò andare ad uno sbuffo mentre rischiava di perdere la presa, subito redarguito da suo fratello, che colse l'occasione per punzecchiarlo.

"Che c'è, sei stanco, vecchietto?" Gli chiese, con una faccia da schiaffi, che fu prontamente fulminata dallo sguardo del maggiore.

"Sta' zitto: se mi ci metto, ti faccio le scarpe...pivellino!" Lo rimise al suo posto Jesse, parlando a denti stretti per lo sforzo e facendo scoppiare a ridere Wade.

"Ok, mettetelo giù qui!" La voce decisa di Zoe, che non aveva prestato troppa attenzione a quella loro schermaglia tra fratelli, li riportò alla realtà e fu con enorme sollievo che i due Kinsella poggiarono a terra il divano, mentre la donna osservava con attenzione il risultato da qualche metro di distanza "Uhm, un po' più a sinistra" I due fratelli, visibilmente provati da quel compito, si scambiarono un'occhiata rassegnata e fecero come lei aveva chiesto "No, fermi, leggermente a destra!" Intimò loro Zoe con un grido che fece trasalire entrambi.

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora