C. 31

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Dove eravamo rimasti...

"Avevi ragione tu: Logan viene prima di tutto e mi sono comportata da egoista e immatura negli ultimi giorni..." La postura di Wade, sentendo quelle parole, si fece meno tesa "...ragion per cui, anche se sarà difficile, vorrei cercare di lasciarci tutto alle spalle e non parlarne più" Quella decisione le era costata molto, ma lei sapeva che era quella più giusta e il suo sorriso serafico ne era la naturale conseguenza, mentre attendeva la risposta di Wade il quale, visibilmente sorpreso, aprì e richiuse la bocca un paio di volte, sfregandosi la nuca nervosamente.

"Sì, io...sono...sono d'accordo" Annuì un paio di volte, sorridendole di rimando e nel frattempo si domandava perché una leggera inquietudine si era impadronita di sé.

Lei sembrava visibilmente sollevata, mentre annuiva a sua volta, sperando con tutte le sue forze che ce l'avrebbero fatta.

In quel momento, Logan, che passeggiava a qualche metro di distanza chiacchierando fitto fitto e mano nella mano con Rose, corse loro incontro "Mamma, andiamo a prendere un gelato?"

Zoe fermò la sua folle corsa tenendolo fermo per le spalle, mentre con una mano gli risistemava distrattamente i capelli "Sì, certo" Poi alzò lo sguardo verso Wade, ancora in piedi di fronte a lei "Vieni con noi?" L'espressione nei suoi occhi nocciola era del tutto rilassata e amichevole e, unita al sorriso carico di aspettativa di Logan, convinse Wade a scrollare le spalle dopo qualche secondo di esitazione.

"Perché no?"

I due adulti si scambiarono un timido sorriso, primo segnale di tregua e poi Zoe strinse la mano sinistra di Logan, il quale allungò la destra verso Wade, che, con un sorriso a suo figlio, si allontanò insieme a lui e a Zoe lungo la piazza di Bluebell.

Zoe si addentrò nel Rammer Jammer gremito facendo attenzione a non finire addosso a nessuno, impresa piuttosto difficile, vista l'alta affluenza di avventori nel locale.

Con un sospiro di sollievo raggiunse finalmente il bancone, guardandosi intorno nel frattempo: Cody era impegnato ad aiutare le giovani e poco vestite musiciste con il sound check, mentre il posto brulicava di anticipazione per il concerto esclusivo della stella della musica country Pamela Bailey.

Intenta a cercare una faccia amica nella folla, Zoe non si accorse di Wade che, appena uscito dal suo ufficio, era rimasto impalato per un istante notandola in piedi appoggiata al bancone, una visione nel suo vestito magenta e i capelli tirati indietro sulla nuca. L'uomo deglutì, cercando di farsi coraggio mentre percorreva i pochi passi che lo separavano dal bancone "Hey, Doc! Hai intenzione di infrangere qualche cuore stasera?" Le domandò con il solito sorrisetto allusivo, facendola leggermente trasalire al suono della sua voce, mentre con una mano faceva cenno alla mise della donna.

"Io i cuori li aggiusto, non te lo ricordi?!" Si scambiarono un sorriso, poi Zoe riprese a parlare "Non è che potrei avere..." Non riuscì a completare la sua ordinazione, però, perché il bicchiere di vino bianco che voleva le si era appena materializzato davanti per mano del proprietario del locale. Di fronte a quel gesto, lei scosse lentamente la testa, sorridendo colpita "Sono così prevedibile, eh?"

Wade si strinse nelle spalle, pulendo qualche bicchiere senza distogliere lo sguardo da lei "O forse sono io a conoscerti bene, che ne dici?" Poi le fece un occhiolino, sotto il quale Zoe si sentì arrossire.

Era trascorso qualche giorno dalla parata del fondatore e dalla decisione della donna di non rivangare i suoi sentimenti per Wade, e l'imbarazzo e la tensione dei giorni precedenti sembravano essersi dissolti, anche se rimanevano i costanti ed innocenti flirtare e battibeccare che da sempre avevano caratterizzato il loro rapporto.

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora