C.65

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Dove eravamo rimasti...

"Cavolo, ci credi che abbiamo fatto qualcosa di così perfetto?" Le domandò Wade, in piedi alle sue spalle, abbracciandola per la vita e poggiando il mento sulla sua spalla mentre lei sorrideva, incantata da sua figlia.

"E' davvero fantastica" Uno sbadiglio ben poco elegante le fece morire le parole in gola e sorridere suo marito.

"Mi sa che è meglio tornare a letto, eh?" Lei annuì, soffocando un altro sbadiglio, mentre Wade le baciava una spalla "Ok, andiamo, mammina"

Lasciandosi prendere per mano, Zoe seguì il marito fuori dalla stanza, che fece immergere di nuovo nell'oscurità dopo aver dato un ultimo sguardo alla loro bimba placidamente immersa tra le braccia di Morfeo.

Zoe varcò la soglia del Rammer Jammer trainando la carrozzina della figlia e dispensando un paio di sorrisi agli avventori che incrociò sulla porta del locale del marito il quale, non appena la vide, smise di chiacchierare con i clienti sedutigli davanti e si illuminò in volto.

"Eccole qua, le mie ragazze!" Esclamò sorridendo a trentadue denti, mentre raggiungeva la moglie dopo avere abbandonato in fretta il suo posto dietro il bancone "Ciao" Sussurrò a Zoe, prima di stamparle un casto bacio sulle labbra.

"Hey" Lo salutò lei, gli occhi chiusi e il sorriso sognante di chi si era perso in quel bacio "Io e Jackie abbiamo pensato di venire a fare un saluto al papà"

"Avete fatto bene. Ciao, piccolina!" In un attimo, Wade immerse la testa dentro la carrozzina per fare le feste a sua figlia, con grande divertimento della madre di quest'ultima.

L'espressione di Zoe però mutò rapidamente quando vide un nutrito gruppo di concittadini avvicinarsi e circondare lei e la carrozzina con volti famelici, prima di cominciare a rubare occhiate alla nuova arrivata, che, incurante di essere al centro di quell'attenzione vagamente morbosa, se ne stava placida nel proprio giaciglio.

"Oh, eccola qui!"

"Com'è bella!"

"Guardate che occhioni!"

"Me la mangerei!"

"Per fortuna non ha preso da suo padre!"

Wade, sentendo quel commento, si rabbuiò "Hey! Niente più cheesecake extra per te, Delma!" Sentenziò, risentito, puntando un dito contro colei che aveva fatto quell'ultimo commento, l'anziana donna che si strinse serafica nelle spalle, sul volto il sorriso di chi la sapeva lunga.

"Tanto lo so che non riesci a resistermi, dolcezza" Gli disse, sicura del fatto suo, salutandolo con un buffetto sul mento mentre lo superava e lui assumeva un'espressione non troppo convinta, che fece ridacchiare Zoe, la folla intorno a loro che intanto si disperdeva dopo molteplici saluti e complimenti a Jackie.

"Allora...tua madre è partita?" Chiese Wade a sua moglie una volta che erano rimasti soli.

Lei annuì, buttando poi un occhio alla neonata nella carrozzina "Sì, siamo ufficialmente liberi da Candice Hart" Rispose la dottoressa con un sospiro esagerato "Almeno fino a Natale"

Il sorriso che si era spalancato sul volto di Wade si raggelò non appena lui sentì quelle parole "Aspetta, che?"

Zoe gli rispose con un cenno affermativo della testa "Lei e Steven vogliono festeggiare a Bluebell. Sai, non hanno parenti a New York, e poi mia madre vuole vedere i suoi nipotini, soprattutto Jackie: "crescerà così in fretta", testuali parole" Concluse Zoe, dopo una convincente imitazione della voce di Candice Hart.

"Beh...non posso biasimarla" Ribatté suo marito in un tono imperturbabile che lei trovò a dir poco curioso "Insomma, guarda questa polpettina: starei a fissarla tutto il giorno!" Aggiunse, con una voce che trasudava dolcezza, riferendosi alla figlia la quale, incrociando lo sguardo colmo d'amore di suo padre, sgambettò dentro la carrozzina, strappandogli un sorriso adorante.

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora