Fine

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Dove eravamo rimasti...

Insieme, poco dopo, si sporsero tutti e tre dalla finestra per assistere al grandioso spettacolo di fuochi d'artificio con cui la città accolse l'inizio del nuovo anno, mentre Jackie, il suo paraorecchie a proteggerla dai rumori molesti, dormiva imperturbabile. Zoe aveva ragione: la visuale da lì era ottima e quello per Wade fu sicuramente il Capodanno più bello della sua vita.

Come non aspettasse altro, non molti minuti dopo la mezzanotte, Logan crollò addormentato, la testa poggiata sul grembo di Zoe, che, sfiorandogli piano i capelli biondi con la mano con cui era impegnata a stringere Jackie, lanciò un'occhiata a Wade, seduto sul lato accanto del letto, come a chiedergli se fosse d'accordo di lasciare dormire i figli lì con loro, cosa che per lui, il quale rispose con un sorriso appena accennato a quello di sua moglie, non era nemmeno in discussione. Così, quella notte dormirono l'uno accanto all'altro tutti e quattro insieme, in un letto piacevolmente affollato. E non c'era davvero niente di meglio.

"Ok, eccoci qua. Ti piace, vero?" Wade sorrise a sua figlia immersa nella vaschetta in cui lui le stava facendo il bagnetto, mentre lei gorgogliava contenta: fin dai primi giorni di vita della bambina, i suoi genitori avevano scoperto che l'acqua era l'elemento di Jackie. Mentre la lavava con delicatezza e precisione, suo padre parlottava con lei, alternando alle parole i versi delle onde del mare, mentre muoveva con le mani l'acqua contenuta nella bacinella, la piccola che rideva contenta e il pavimento che si riempiva di pozzanghere. A Wade, però, non importava: contava solo la risata della sua bimba, che era come musica e che ne strappava sempre una anche a lui.

Fu così che li trovò Zoe quando, sfregandosi un occhio con la mano, si affacciò alla porta della stanza. Per un po' se ne stette lì, in silenzio, godendosi quella scena con un sorriso intenerito che le si spalancava lentamente sul volto: vedere Wade interagire con sua figlia era qualcosa di talmente meraviglioso che non sarebbe riuscita a spiegarlo a parole e le faceva stringere il cuore al pensiero che lui avrebbe potuto avere tutto ciò anche sei anni prima, con Logan, e che invece le circostanze della vita glielo avevano impedito.

"Hey, voi due" Si decise poi a dire, le braccia incrociate al petto mentre ammirava padre e figlia appoggiata allo stipite della porta.

Wade trasalì leggermente sentendo la sua voce e, stando attento a non mollare la presa sul corpicino di Jackie, si voltò verso la moglie accennandole un sorriso "Ciao"

"Avrei potuto farle io il bagnetto più tardi" Riprese Zoe, addentrandosi nella stanza e poggiando una mano sulla schiena del marito "Ciao, pesciolino" Disse, poi, rivolta alla figlia, mentre le sfiorava il piccolo petto nudo e lei gli rispondeva con un sorriso.

"Sì, beh...non volevo svegliarti, stavi dormendo così bene dopo la nottata che lei ti ha fatto passare" Le spiegò Wade, strappandole un dolce sorriso di riconoscenza per la sua premura.

"E guardala qui, la peste: è così vispa che si direbbe abbia dormito tutta la notte" Disse, lanciando un'occhiata affettuosa alla figlia, nonostante la natura delle sue parole potesse far pensare il contrario "Sei un piccolo mostricciatolo, lo sai?" Proseguì a denti stretti Zoe, mentre si rivolgeva alla bambina con l'evidente intento di farle paura, ma ottenendo in risposta soltanto una risatina, Jackie che si dimenava particolarmente divertita nell'acqua.

"Il mostro di Loch Ness, però, non è mai stato così carino" Si mise in mezzo Wade, sollevando la figlia bagnata dalla vaschetta e stampandole un bacio sulla guancia, prima di avvolgerla in un asciugamano.

"Lascia, faccio io. E' domenica, tu non devi andare da qualche parte prima di aprire il locale?" Gli chiese sua moglie con l'aria di chi la sapeva lunga, facendogli cenno di passarle Jackie imbacuccata nell'asciugamano.

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora