C.39

71 3 0
                                    

Dove eravamo rimasti...

Il sorriso che spuntò sul volto di Zoe era identico a quello entusiasta che si fece strada sul faccino di suo figlio, come lei stessa potè vedere quando Logan si allontanò mano nella mano con le due amichette e lei alzò un pollice in segno di approvazione verso di lui.

Zoe era così intenta a guardare suo figlio che scorrazzava lontano insieme a Daisy e Violet che non si accorse che nel frattempo Lemon si era alzata dalla panchina sulla quale era seduta e si era avvicinata a lei, ad osservare i loro figli giocare insieme come se tutto il dramma della sera prima non fosse mai accaduto.

"Tutto è bene quel che finisce bene..." Esclamò con un sospiro la bionda, facendo trasalire ancora una volta Zoe, prima che il suo sguardo dolce nel vedere i bambini insieme si oscurasse e la solita espressione distaccata e arcigna che riservava alla dottoressa si palesasse di nuovo sul suo volto "Comunque, non mi sarei mai voluta imparentare con te!"

La mora sorrise, divertita, cosa che confuse Lemon, prima di annuire alle sue parole, voltandosi verso di lei "Perché, io invece, secondo te?!"

Detto questo, sbuffò e, incrociando le braccia al petto, si allontanò da Lemon che scosse la testa, prima di dirigersi verso la direzione opposta a quella di Zoe.


La colazione che Wade aveva portato allo studio medico era stata ben presto dimenticata sulla scrivania di Zoe, mentre loro due erano intenti a baciarsi, con la stessa fame che avrebbero dovuto riservare al cibo appoggiato a pochi passi da loro.

Wade, in piedi contro la porta chiusa dell'ufficio, le mani affondate tra i lunghi capelli di Zoe, si scostò da lei per il disappunto di entrambi "Beh, questo sì che è un buongiorno!" Le bisbigliò addosso, sorridendo con le labbra arrossate.

"Uhm, allora perché ti sei fermato?" Gli chiese lei, tentando di riprendere quello che Wade aveva appena interrotto, ma senza successo.

"Perché devo tornare al locale: ho già sforato la mia pausa di un quarto d'ora!" Le spiegò l'uomo con un sospiro, chiaramente restio ad andarsene.

Zoe si scostò con un sospiro ed un broncio da lui, che si riallacciò e cercò di sistemarsi la camicia.

"Ci vediamo più tardi, ok?" Zoe annuì, aprendo la porta che dava sulla sala d'aspetto deserta, mentre Wade si sporse verso di lei per un ultimo, breve bacio di saluto.

Lui sospirò, preparandosi ad uscire, ma Zoe, appoggiandogli con più forza del dovuto un braccio sul petto, lo bloccò lì dov'era, facendogli aggrottare la fronte "Che diavolo, Zoe?!"

"Shh!" Gli fece lei, che sbirciò attraverso la piccola fessura della porta. Vedendola così concentrata, la fronte aggrottata e le labbra serrate, Wade si incuriosì.

"Si può sapere cosa sta succedendo?!" Le domandò bisbigliando, senza nemmeno sapere lui perché. Non attese una risposta, però, e, liberatosi dalla stretta non più così soffocante di Zoe, si posizionò alle sue spalle, guardando oltre la sua testa verso l'entrata secondaria dello studio medico.

Lì, sulla soglia, Scarlett e Jesse, entrambi con un cartone di caffè d'asporto tra le mani, chiacchieravano sorridenti, assolutamente ignari di essere spiati da Zoe e Wade.

"Che cosa stanno facendo?!" Chiese Wade, sempre a bassa voce, con tono incredulo e anche un po' sprezzante, che per poco non fece scoppiare a ridere Zoe.

"Stanno parlando, tontolone"

"E bevendo il caffè del Butterstick!" Mugugnò amaramente l'uomo, sempre punto sul vivo quando si trattava della concorrenza "Si conoscono?!" La voce di Wade era ancora scettica, il suo mento appoggiato alla testa della fidanzata.

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora