C.54

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Dove eravamo rimasti...

"Non vedo l'ora di diventare tua moglie" Gli disse poi, con un sospiro beato e un luccichio negli occhi che lui poteva giurare non averle mai visto, mentre allacciava le mani dietro la sua nuca.

Attirandola a sé per un altro bacio, Wade le dimostrò senza dover parlare che per lui era lo stesso "Ti amo" Le bisbigliò a pochi centimetri da lei, la fronte appoggiata alla sua, mentre la stringeva forte con le braccia intorno ai suoi fianchi e il mondo intorno a loro sembrò scomparire.

Zoe sorrise, chiudendo gli occhi, i loro respiri che si incontravano a metà strada "Ti amo anch'io" Poi, però, si scostò da lui e lo spintonò scherzosamente lontano da sé alzando di nuovo il tono della voce, mentre il mondo tornava prepotentemente al proprio posto "Adesso, però, vai, fila!" Ridacchiò, vedendo la bocca spalancata di Wade, che la guardava sbigottito, mentre si lasciava trascinare da lei verso la porta senza riuscire a fare resistenza.

"Hey, fratellino, andiamo?" Gli chiese Jesse, arrivando dalla sala da pranzo con in braccio il nipote "Prometto che te lo faccio arrivare tutto intero all'altare, Zoe" Assicurò alla futura cognata con un occhiolino, dando una pacca sulla spalla del fratello che guidava fuori dalla porta.

"Sarà meglio!" Rispose, altrettanto divertita, Zoe, guardandoli andare via con le braccia incrociate davanti al petto.

La porta si stava richiudendo quando Wade sgusciò di nuovo dentro casa, facendo sbarrare alla fidanzata gli occhi per la sorpresa, prima che lui le rubasse un bacio veloce, che le strappò un sorriso "Adesso sono a posto" Le sussurrò con un sorriso irresistibile sulle labbra, Zoe che lo scacciò da sé con una mano sul petto.

"Sciò, dico sul serio!" Gli intimò di nuovo lei con una risatina, la stessa che uscì dalla bocca di Wade, mentre correva fuori di casa, sotto lo sguardo della sua fidanzata che, rimasta sola, scosse divertita la testa.

La mattina dopo, il sole splendeva già alto nel cielo quando Zoe si svegliò nella camera degli ospiti di Lavon ed Annabeth, sentendosi riposata come non le accadeva da tempo, nonostante l'alzataccia vista la cerimonia anticipata. Si stiracchiò pigramente nel letto, godendosi per un attimo la tranquillità e la pace che regnavano nella stanza e in casa, prima che la frenesia di quella giornata importante prendesse il sopravvento: nonostante fosse consapevole della stanchezza delle ore impegnative che aveva davanti a sé, Zoe si sentiva in pace con se stessa e con il mondo (soprattutto dopo che lei e Wade avevano deciso di fare le cose a modo loro) e non vedeva l'ora di affrontare tutto ciò che l'aspettava in quel sabato per niente normale.

Con un sorriso sulle labbra, allungò un braccio verso il comodino e afferrò il cellulare, selezionando in fretta il numero che chiamava più spesso, quello di colui che, di lì ad un paio d'ore, sarebbe diventato suo marito e, mentre aspettava che lui rispondesse, si rigirò l'anello di fidanzamento nell'anulare sinistro, riflettendo che presto non sarebbe stato l'unico anello che avrebbe portato a quel dito.

A casa loro, intanto, Wade dormiva della grossa, la bocca leggermente aperta sul cuscino al quale lui era abbracciato. Lo squillo improvviso ed insistente del suo telefonino, però, lo svegliò subito di soprassalto: l'uomo sollevò di scatto la testa dal cuscino e, con i capelli arruffati, si guardò smarrito intorno, finché non vide il cellulare, che recuperò con un sospiro e senza alcuna fretta, mentre si tirava su a sedere nel letto.

"Pronto?" Biascicò, con una leggera punta di irritazione nella voce per quel risveglio non gradito.

"Hey, sono io" Gli rispose con voce melodiosa ed evidentemente contenta Zoe dall'altro capo del telefono "Ti ho svegliato?" Aggiunse poi, aggrottando la fronte.

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora