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Con delicatezza, la sollevò da terra, mentre Zoe non aveva neanche più la forza di fare resistenza e, quando si ritrovarono l'uno accanto all'altra alla stessa altezza, Wade le tirò indietro i capelli dalla schiena quasi con riverenza e lei si sentì pervadere da innumerevoli brividi quando la sua mano ruvida sfiorò la sua spalla e con inaspettata dolcezza lui la liberò dalla tortura di quella zip difettosa.

"Ecco fatto" Anche se non ce n'era bisogno, Wade si ritrovò istintivamente a bisbigliare, mentre i loro sguardi si incrociarono e i loro visi si ritrovarono pericolosamente vicini. Come attirati da una calamita, gli occhi di entrambi finirono per posarsi sulle labbra l'uno dell'altra e i loro respiri accelerarono.

"STA PIOVENDO!" Il grido di Logan dall'altra stanza li fece sobbalzare e distaccare immediatamente l'uno dall'altra, con notevole imbarazzo da parte di entrambi.

La mano di Wade, che era rimasta appoggiata alla spalla di Zoe, si distaccò subito da lei e l'uomo uscì velocemente dalla stanza, chiedendosi cosa fosse appena successo.

Rimasta sola, Zoe cercò di tornare a respirare normalmente, stringendosi il vestito al petto per timore che scivolasse ai suoi piedi, che liberò dalla prigione delle décolleté.

Sentì Logan e suo padre parlare nell'altra stanza, mentre Wade sembrava raccogliere le sue cose prima di andarsene. Quando si affacciò sulla camera da letto, lo vide con un piede già fuori dalla porta, e il suo sguardo spaurito incrociò quello lievemente imbarazzato di lui, il quale abbozzò un sorriso in sua direzione.

"Hey, ehm...qui ho finito, mi sono ricordato che Vivian torna stasera da Montgomery e avevamo organizzato di vederci, quindi..."

Lasciò cadere la frase, mentre Zoe annuì senza dire una parola, il vestito ancora stretto addosso, e sul quale lui indugiò per qualche attimo con lo sguardo.

"Ci vediamo" Con un cenno di saluto entusiasta a suo figlio ed uno più frettoloso e contenuto a lei, Wade lasciò la rimessa, e una Zoe più confusa che mai, che rispose con un sorriso tirato allo sguardo interrogativo di Logan.

Nell'aria fresca del mattino dopo il temporale, Zoe entrò nella cucina del sindaco insieme a Logan con un'espressione decisamente più rilassata in volto.

Mentre suo figlio corse a sedersi su uno sgabello in attesa della colazione che Lavon stava preparando, la donna si guardò intorno febbrile "Dov'è AB?"

L'uomo staccò a malapena gli occhi dalla piastra su cui stava cucinando i pancakes e si rivolse a lei con aria risentita "Buongiorno anche a te, ex migliore amica"

Zoe sospirò, avvicinandosi a Lavon "Buongiorno, Lavon" Alzandosi sulle punte per cercare di essere alla sua altezza, gli stampò un bacio sulla guancia, che l'uomo accolse con un sorriso sornione.

"Così va meglio" Il sindaco voltò con abilità i pancakes, prima di poggiarli su un piatto che porse ad un Logan entusiasta "Sentiamo, qual è il tuo bilancio dell'ondata di caldo: qualcosa di cui vergognarti?" Lavon osservò l'amica con enorme curiosità.

Lei scosse la testa, evitando accuratamente il suo sguardo: la tensione con Wade aveva seriamente rischiato di degenerare, e lei era contenta di potersi definire in pace con la propria coscienza grazie al provvidenziale arrivo della tempesta "Mi dispiace deluderti, ma sono rimasta la solita dottoressa responsabile"

Lavon annuì mugugnando, esprimendo velatamente la propria perplessità su quella definizione con un sopracciglio alzato: la sua migliore amica era la stessa donna che aveva fatto un figlio dopo una notte di passione fedifraga con il suo ex grande amore...ma decise di tenere questa considerazione per sé, mentre Annabeth apparve dalle scale con Hope tra le braccia "Qualcuno mi cercava?"

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora