Capitolo 2

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"No, no, no, no...no!!!" Zoe si morse il labbro inferiore alla reazione di Lavon, mentre le prime lacrime le pungevano gli occhi, pronte a scorrere.

"Lavon, so di aver fatto un'enorme cazzata, forse la più grande della mia vita, e che questo è l'unico errore che non avrei mai voluto commettere, cioè essere come mia madre, ma...non giudicarmi! Ti prego" Adesso le lacrime avevano sbaragliato ogni difesa e bagnavano il suo viso, mentre il suo sguardo incontrava quello dell'amico, che si rese veramente conto di quanto Zoe stesse soffrendo.

"Io non...non voglio giudicarti, Zoe, ma davvero, questa è l'ultima cosa che mi sarei aspettato" Si sedette sullo sgabello di fronte a quello dove aveva preso posto lei, e le strinse le mani tra le proprie "Ma come è successo?"

George Tucker camminava avanti e indietro per l'enorme salone, stringendosi la testa tra le mani: ancora non riusciva a credere a quello che aveva appena saputo, ciò che aveva cambiato la sua vita per sempre. Quando sentì la porta di ingresso aprirsi, si fermò e alzò la testa: sua moglie entrò in casa, con l'aria stanca di chi aveva appena affrontato un turno di otto ore al pronto soccorso. Zoe trasalì quando scorse il marito nel salotto a quell'ora insolita.

"Hey, che ci fai qui?" Un sorriso tirato le comparve sul volto, un sorriso che sparì non appena notò l'aria sconvolta dell'uomo "E' successo qualcosa? Logan dov'è?"

George si passò distrattamente una mano sul viso per cercare di ridarsi un contegno.

"Logan è con Stacy, ho detto loro di farsi una passeggiata, perché avevo bisogno di parlarti"

"George, non possiamo parlare dopo che mi sarò fatta una doccia? Sono esausta"

"No!" Quello scatto innaturale fece sobbalzare tutti e due e Zoe intuì in quell'istante l'urgenza della questione "E' importante"

"Ok, beh...cosa è successo?" La dottoressa entrò nella stanza e si sedette sul divano, in attesa di una risposta dal marito.

"Dopo che i primi tentativi di avere un altro bambino non funzionavano, ho deciso di sottopormi ad alcuni test e...sono appena arrivati i risultati"

"George, stai male? Stai iniziando a preoccuparmi!"

"Perché non li leggi da sola? D'altronde sei tu il medico di casa!" L'avvocato lanciò al cospetto della moglie i fogli con i risultati del test con aria sprezzante, mandandola sempre più in confusione. Zoe scorse rapidamente gli esiti degli esami, ma George le comunicò subito l'informazione più importante, l'unica che valeva la pena conoscere "Sono sterile, Zoe"

La fronte della dottoressa si aggrottò: com'era possibile?!

"Non è possibile, George: ci sarà stato un errore, succede spesso, anche se noi dottori non ce ne vantiamo!" Rise, ma si ricompose subito, quando, dopo aver alzato lo sguardo su quello del marito, notò che aveva gli occhi rossi di lacrime e che stava scuotendo la testa.

"Ho chiamato il mio medico, non appena ho letto gli esiti: non c'è nessun errore, Zoe. Non è possibile per me avere un figlio. Il che mi spinge a chiedermi: CHI E' IL PADRE DI MIO FIGLIO?!?"

Lei sussultò alle urla di George e a stento trattenne le lacrime.

"MALEDIZIONE, ZOE!!!" L'avvocato se la prese con un soprammobile che era a portata di mano, scagliandolo per terra e riprese a camminare su e giù per la stanza, mentre ormai l'unico suono percettibile erano le lacrime e i singhiozzi di sua moglie.

Zoe scuoteva la testa, ormai preda di un attacco di panico "Ci dev'essere un'errore, ci dev'essere un errore..."

"Non c'è nessun errore!" George tentò di calmarsi e si sedette di fronte a lei, guardandola negli occhi "Non sono il padre di Logan, lui non è mio figlio. Hai appena distrutto tre vite, Zoe! E io...io adesso ho bisogno di sapere chi è il padre di quel bambino, devo sapere con chi mi hai tradito"

Hart of Dixie_Dove noi apparteniamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora