[Zoe e Jack] si scambiarono un sorriso, prima che Zoe si abbassasse a recuperare una bottiglia di birra tra le scorte stipate sotto il bancone: stava per rimettersi in piedi, quando il suo sguardo fu attirato da una cassa di vino bianco, il suo preferito, sulla quale campeggiava la scritta "NON TOCCARE". La consapevolezza che dietro tutto quello ci fosse Wade, e che quel vino fosse riservato esclusivamente a lei, come tanti anni prima, le stampò un sorriso imbambolato in volto.
"Zoe, tutto bene lì sotto?" Jack si sporse dal bancone e lei, timorosa di venire colta in flagrante, si tirò su velocemente, sbattendo la testa contro il legno del bancone nel mentre. Nonostante la botta, riemerse con un sorriso, porgendogli la bottiglia di birra che aveva ordinato e risistemandosi distrattamente i capelli, sfuggiti ormai ad ogni controllo. Lui le lanciò uno sguardo preoccupato, prendendole una mano "Ti senti bene?"
Lei annuì con un sorriso tirato, abbandonando il suo posto dietro il bancone "Torno subito" Non diede modo al fidanzato di chiederle di più, perché praticamente corse attraverso la folla fino all'ufficio, in quel momento deserto, di Wade. Chiuse come una furia la porta e vi si appoggiò contro e lì, al buio, fece un respiro profondo, chiedendosi per quanto ancora sarebbe riuscita a tenere a freno i suoi veri sentimenti.
Quando bussarono alla porta di casa, Wade grugnì, la testa infilata a metà in una t-shirt, che stava cercando di indossare non senza difficoltà, visto il tutore alla spalla "E' aperto!"
Lavon si affacciò nel vano della porta, togliendosi il cappello "Wade, sono io" Entrando in casa, il sindaco per poco non inciampò in una valigia in mezzo all'angolo salotto "Ma che diavolo...?!" Guardando più attentamente la casa dell'amico, notò una baraonda ed un disordine più marcati del solito.
In quel momento, Wade, ormai vestito, emerse dal bagno "Hey, Lavon" Con un cenno della testa accolse il sindaco, che osservava la portineria sempre più sconvolto.
"E' passato un uragano qua dentro?!"
Wade sospirò, grattandosi la nuca "Sì, l'uragano Vivian!" Lavon raccolse distrattamente dal pavimento quello che poi si rivelò essere un reggiseno, che fissò sconvolto, per poi spostare il suo sguardo giudicante sul suo affittuario, il quale ridacchiò imbarazzato, strappandogli l'indumento di mano "Come dicevo...Vivian"
"Quindi si è trasferita definitivamente qui?"
Il proprietario del Rammer Jammer si sedette sul bracciolo del divano, di fronte a Lavon, ancora in piedi in mezzo alla stanza "No, figurati...almeno, non credo" Alzò terrorizzato lo sguardo sul sindaco, che lo osservava con un sopracciglio alzato "Dici che sta tentando di lanciarmi un messaggio?"
Lavon poggiò una mano sulla spalla sana di Wade "Amico mio, se c'è una cosa che ho imparato, è che le donne non lasciano niente al caso"
"In effetti Viv è sempre stata molto ordinata"
Il sindaco concordò con un mugugno alle parole dell'amico "La cosa più importante, però, è: tu vuoi che la tua ragazza venga a vivere qui?"
Wade scrollò le spalle con un sorriso che sembrava più sintomo di una paresi che manifestazione di gioia sincera "Beh, perché no? E' la prima ragazza con cui ho una storia seria dopo..." Sospirò, incrociando lo sguardo di Lavon, chiaramente incuriosito da come lui avrebbe proseguito "...beh, lo sai. E poi, anche Zoe sta per andare a vivere a casa di Jack, direi che tutti abbiamo il nostro meritato 'e vissero felici e contenti'"
L'espressione dipinta sul volto di Wade era tutto fuorchè convinta, e a Lavon questo non sfuggì, ma, deciso a portare fino in fondo il proposito di non immischiarsi nella vita sentimentale dei suoi due più cari amici, nonché affittuari, si limitò ad assentire con un verso "Adesso che ne dici di smetterla con le chiacchiere da tè e pasticcini e andare da Brick per liberarti di quel maledetto tutore?"
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Hart of Dixie_Dove noi apparteniamo
RomanceQuesta storia è il continuo del one shots Stay