Dove eravamo rimasti...
Con un sospiro, Zoe lo guardò fare un cenno di saluto a suo figlio e mettersi al posto di guida. Quando Wade si sporse dal finestrino per salutarla per l'ultima volta, Zoe trattenne il fiato, una mano poggiata sul petto, sforzandosi di sorridere e non rimettersi a piangere, come invece sentiva l'stinto di fare.
Wade le sorrise, poi infilò di nuovo la testa nell'auto e, armeggiando con la radio, dovette ricorrere a tutte le sue forze per non cedere alle lacrime che gli attagliavano la gola e continuarono a fare mentre lui si lasciava Bluebell alle spalle e si immetteva in autostrada, direzione Atlanta.
Quella sera, Zoe e Logan, accoccolati sull'enorme letto matrimoniale della rimessa, parlavano con Wade in una videochiamata attraverso il tablet della dottoressa.
"Allora, vi piace l'appartamento?" Wade, dall'altra parte dello schermo, sorrise mentre finalmente si metteva a sedere dopo aver mostrato loro la sua nuova (e temporanea) abitazione.
"Beh, praticamente lo schermo ha tremolato per tutto il tempo, ma, per quel che ho visto, non è male" Gli rispose Zoe, l'accenno di un sorriso divertito sulla faccia.
"Ho una stanza tutta mia?" Si intromise Logan, decisamente entusiasta, mentre monopolizzava il tablet dalle mani della madre.
"Certo!" Lo rassicurò suo padre, con una smorfia come a dire "ovvio", e il sorriso sul volto del bambino si allargò ancora di più sentendo quella risposta "Adesso vai a dormire, domani c'è scuola"
Logan si rabbuiò subito, alla prospettiva di stare per salutare Wade "Mi racconti una storia?"
"Logan, papà è stanco per il viaggio..." Zoe rispose al posto di Wade che, però, nonostante l'evidente espressione stravolta, rassicurò il figlio con un sorriso.
"Non sarò mai troppo stanco per raccontarti una storia, Logan!" La reazione di suo figlio sentendo quelle parole ripagò l'uomo di qualunque fatica.
"Ok, peste, comincia a infilarti sotto le coperte: lasciami parlare un attimo con tuo padre" Zoe recuperò il proprio tablet, mentre Logan, dopo avere annuito, schizzò via in direzione del suo letto. Quando furono di nuovo soli, Zoe sospirò, cercando di continuare a mantenere un'espressione serena e non far trapelare la mancanza terribile che avvertiva già e che, a cena da Lavon ed Annabeth, le aveva fatto biascicare solo qualche parola e le aveva tolto l'appetito "Hey"
"Hey" Le rispose a tono Wade, quel sorriso da un milione di dollari che faceva tremare le gambe a Zoe anche oltre lo schermo.
"Allora il viaggio è andato bene? Ti sei sistemato come si deve?"
Il sorriso sul volto dell'uomo si allargò quando sentì le sue domande a raffica e tutta la preoccupazione di cui erano intrise "E' filato tutto liscio, l'appartamento mi piace" Aggiunse Wade, guardandosi per un attimo ancora in giro: il suo nuovo alloggio, messogli a disposizione dall'azienda che l'aveva assunto come consulente per l'apertura dei nuovi locali della catena 'Rammer Jammer', era un po' impersonale, ma all'interno c'era tutto quello che gli serviva e, in fondo, quando Zoe e Logan l'avessero raggiunto per il primo fine settimana lì, avrebbero potuto aiutarlo a personalizzarlo.
"Uhm, forse un po' troppo?" Lo incalzò la sua fidanzata, gli occhi stretti in una fessura "Qui a Bluebell Logan dorme a neanche cinque metri da noi, non appena vedrà quella casa non vorrà più tornare!" Aggiunse, con fervore, ma abbassando il volume della voce, mentre Wade soppesava le sue parole, concordando in parte con un verso di assenso ed un cenno della testa e, per questo, facendola scaldare "Hey, non pensarci nemmeno ad abituarti a stare lì, capito, Kinsella?!" Gli gridò, fingendosi (ma non troppo) minacciosa, ma con un pizzico di divertimento, mentre sbattè brevemente e con forza il tablet a destra e sinistra.
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Hart of Dixie_Dove noi apparteniamo
RomanceQuesta storia è il continuo del one shots Stay