Quella di stanotte è stata una delle notti più brutte che abbia mai passato in tutti i miei diciassette anni.
Mi veniva da piangere ma non ci riuscivo. Provavo solo una specie nausea triste come quando ti senti giù, che più a terra non potresti.Scott mi ha lasciata e ciò che mi fa stare davvero male è il non sapere il vero motivo per cui l'abbia fatto, perché non avere una spiegazione porta ad ulteriori ansie e paranoie che ormai sono diventate parte integrante della mia vita.
Ho chiamato Carly ieri sera e anche lei è rimasta senza parole, non sapeva niente e mi ha assicurato che oggi ci avrebbe parlato.Rivoglio Scott, il ragazzo che amo, l'unico ragazzo che amerò così tanto da perdere il fiato. Sono convinta che i sentimenti che provo per lui non li proverò mai per nessun altro.
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Un'altra tremenda giornata di scuola sta per iniziare ed io sono letteralmente uno zombie, non mi sono truccata e praticamente è come se non mi fossi tolta il pigiama dato che ho indosso una tuta Nike nera, mi sono fatta una crocchia disordinata che però ho deciso di sciogliere per sembrare meno disperata.
Varco l'ingresso della scuola e davanti a me si presenta la solita scena che va avanti da più di due settimane: tutti gli studenti che corrono, gridano e scherzano come se nelle loro vite non succedesse mai niente di brutto.
Mentre percorro il lungo corridoio passo davanti all'armadietto in cui Cameron mi ha trovata in preda ad un attacco di panico, non riesco ancora a capacitarmi del fatto che uno come lui sia riuscito, nel suo piccolo, a farmi stare meglio. È stato così gentile nei miei confronti mi ha addirittura fatto andar via prima dalla biblioteca, forse perchè continuavo a piangere senza mai smettere.
Stavo malissimo ieri, ma oggi ancora di più, perchè lo sappiamo tutti che 'il giorno dopo' è quello fatidico, perfino quando ti prendi una sbronza stai male il giorno seguente, figuriamoci quando ti spezzano il cuore."Allison!" Una voce mi risveglia dai miei pensieri, mi volto di scatto.
"Sono tre ore che ti chiamo! Sei diventata sorda?" Page si presenta vicino al mio armadietto e mostra uno dei suoi splendidi sorrisi, vorrei tanto ricambiare, ma non ce la faccio.
"Ehi, che succede?" Chiede lasciando il posto ad un'espressione preoccupata.
"Il mio ragazzo mi ha mollata" Sussurro.
"Scott ti ha lasciata?" Scuote la testa incredula.
"Come...Ma perch-, cos'è successo?" Domanda abbracciandomi stretta.
"Non lo so, non mi ha dato una motivazione, mi ha detto che i sentimenti sono cambiati!" Le lacrime che prima minacciavano di uscire adesso non resistono più perciò scoppio a piangere tra le braccia di Page.
"All, mi dispiace davvero tanto" Mi stringe in un abbraccio. "Ma è successo così dal nulla? Lui ti aveva fatto capire qualcosa o-"
"No Page, assolutamente niente" Mi asciugo le lacrime con la manica della felpa. "Insomma, so che non sarebbe stato semplice, che la distanza avrebbe reso le cose molto più complicate ma non credevo così tanto da rompere"
"Io lo amo" Sussuro più a me stessa che a Page.
"Magari era una giornata no, vedrai che si sistemerà tutto prima di questa sera ti chiamerà, ti chiederà scusa e tornerà tutto come prima"
Scuoto la testa amareggiata. "Non credo, è stato abbastanza chiaro"
Page resta in silenzio per qualche secondo poi sul suo volto compare un sorrisetto. "Allora servirà un modulo di comportamento dettato da Page Collins" Dice con tono troppo serio per i miei gusti.
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Mai per caso nulla accade
Fanfiction-IN REVISIONE- Tutto ciò in cui Allison credeva viene spazzato via da una notizia inaspettata. Sua madre, Sandra, ha cresciuto da sola la figlia e da pochi anni intraprende una relazione a distanza con un uomo d'affari, anche lui separato e con un f...