76. Frammenti di cuore

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Rimango letteralmente paralizzata davanti alle crudeli parole di Cameron. In questo momento nessuno osa aprir bocca, regna un silenzio assordante attorno a me, nella mia testa si susseguono tutte le cose che ha appena detto Cameron.

Per un secondo ho seriamente creduto di impazzire, la testa aveva smesso di parlare, ma il cuore stava urlando di dolore.

Mi volto senza dire una parola trattenendo le lacrime, non voglio crollare qui davanti a tutti, davanti a lui. Cammino velocemente fino al tavolo per riprendere il mio zaino, in realtà non so dove andare ma sicuramente non voglio stare qui.

"Allison!" Page mi corre dietro.

Continuo dritta per la mia strada lasciandomi alle spalle il ragazzo che mi ha appena spezzato il cuore.

"Allison dove stai andando?" Mi raggiunge con il fiatone.

"Lontano da qui" Rispondo.

"Cosa? No! Siamo lontani da casa e..."

"Page perfavore" Dico sperando che non insista.

"Io..." Dice per poi fermarsi, forse perché non c'è niente da dire.

Cosa si può dire davanti ad una situazione del genere? Cameron si e dimostrato per quello che è realmente, non è mai cambiato, persone come lui non riescono a cambiare. Io sono stata solamente una delle tante, un nome in più su quella stupida lista, e sono stata una stupida a fidarmi subito di lui; Mi sono lasciata trasportare dai sentimenti e questo non ha fatto altro che peggiorare la situazione.

"Vuoi tornare fino a casa a piedi?" Chiede Page riportandomi nel mondo reale.

"Troverò un autobus o un taxi, non ho intenzione di rimanere qui un minuto di più" Dico pressando le labbra per non piangere.

Page mi guarda come si guarda un piccolo cucciolo abbandonato, perché è questo che la gente pensa di me: che pena.

"Vengo con te" Dice.

"No, ho bisogno di star da sola" Sussurro.

"Allison tu sai vero che Ca-"

"Non dire quel nome Page, non voglio più sentirlo. Ho sbagliato, sono stata una stupida a fidarmi e adesso ne devo pagare conseguenze. Lui è così ed io non posso farci niente" Dico con un filo di voce.

"Solo che... Fa terribilmente male sentirsi dire quelle cose" Aggiungo scoppiando in lacrime.

Page mi abbraccia.

"All io... Mi dispiace, credevo davvero che tu..."

"Io cosa? Vi sbagliavate su di me, io non posso cambiare Cameron, nessuno lo può fare" Mi asciugo le lacrime che però continuano a scendere.

"Non dire così, tu sei diversa Allison" Mi appoggia le braccia sulle spalle.

"No Page, io sono esattamente come tutte le altre. Si sono illuse di qualcosa che da Cameron non otterranno mai, ossia amore. Lui non ama, lui gioca." Singhiozzo.

Scuote la testa incapace di trovare una risposta a questa mia affermazione, molto probabilmente perché sa che sto dicendo la verità.

"Ma non importa, io starò bene" Mi allontano di poco.

"Allison" Cerca di bloccarmi.

"No Page, dico sul serio... Qualche giorno e passerà tutto. Adesso però devo tornare a casa, scusami" Dico prima di allontanarmi definitivamente da lei.

Ma chi voglio prendere in giro? Sono distrutta e non ho idea di come superare questi giorni. Cameron ha preso il mio cuore, ci ha giocato e poi lo ha abbandonato, proprio come si fa con le vecchie bambole di stoffa.
Cammino ad una velocità elevata mentre continuo a piangere e a cercare una qualsiasi spiegazione.

Mai per caso nulla accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora