24. Gelosie

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"Eddai Matt, dico sul serio. Se è un problema io e Page faremo altro!" Lo raggiungo nella sua stanza.

"Non è un problema" Risponde secco.

"Matt" Incrocio le braccia al petto appoggiandomi alla parete. "Non voglio rovinarti la serata"

"Allison, non rovinerai niente. Starò lontano da lei e andrà tutto bene" Spiega Matt gettandosi sul letto.

"Sicuro?"

"Sì" Risponde subito. "Piuttosto, raccontami perché questa mattina sei scesa dalla macchina di Nash?" Domanda con uno strano sorrisetto in faccia.

Arrossisco all'istante perché mi ha colto alla sprovvista. "Oh, p-perché sono stata a fare una passeggiata, l'ho incontrato e poi mi ha offerto la colazione"

Matt continua a guardarmi in modo strano e la situazione sta decisamente diventando imbarazzante.

"Perché mi guardi così?" Domando.

"No, niente" Sorride scrollando le spalle.

"D'accordo" Sussurro. "Vado a preparami" Faccio un cenno con la testa ed esco dalla sua stanza.

"Mi raccomando, fatti bella per stasera!" Lo sento gridare ma fingo di non averlo sentito.

🎳🎳🎳🎳🎳🎳

Io e Matt siamo davanti al locale da circa cinque minuti, siamo i primi e quindi siamo costretti ad aspettare tutti gli altri. Proprio mentre stavo per proporgli di entrare Page esce dalla sua auto e si avvia nella nostra direzione.

Posso sentire la tensione di Matt, si è irrigidito e dopo averla fissata per qualche secondo ha abbassato lo sguardo.

"Ehi" Mi saluta Page con un abbraccio.

"Ciao" Si rivolge timidamente a Matt.

Il biondo alza lo sguardo e cerca di mostrare un sorriso, subito dopo torna a puntare lo sguardo sulle sue scarpe.

Grandioso.
Iniziamo la serata nel migliore dei modi.

"Sei pronta a giocare?" Domando a Page per spezzare l'imbarazzante silenzio che si era creato.

"Sì, anche se non sono molto brava" Ride. "Tu?"

"L'ultima volta che ho giocato a bowling è stato al compleanno di una mia compagna di classe, avevo otto anni"

"Bene, allora non sarò l'unica a fare pessime figure" Mi prende in giro.

Rido insieme a lei senza accorgermi che, nel frattempo, ci hanno raggiunto tutti gli altri: Taylor, Aaron, Carter, Shawn e Nash.

"Buonaseraaa" Urla Taylor agitando le mani.
"Siete pronti a perdere dignitosamente?"

"Sei ancora convinto di essere il campione?" Risponde Aaron.

"Ho un attestato che lo dimostra"

"Tay, è stato stampato da internet e avevi undici anni quando la madre del festeggiato te l'ha consegnato"

Scoppio a ridere per la buffa espressione di Taylor seguita da Page e dagli altri.

"Ma dico, quanto può essere da sfigati passare il sabato sera al bowling?" Sento una voce alle mie spalle, voce che riconoscerei anche a chilometri di distanza.

Mai per caso nulla accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora