57. Un letto da rifare

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"È un difetto tipicamente umano, apparire duri per nascondere un'anima fragile."

Questa notte sembrava infinita, non ho chiuso occhio, i pensieri mi urlavano in testa e le immagini sfocate di Nash e Cameron si ripetevano in continuazione davanti ai miei occhi.

Mi dispiace per Nash, mi sento a pezzi al solo pensiero ma non avrebbe avuto senso continuare così, lo avrei illuso e basta; spero solo gli passi presto, non si merita nemmeno una goccia di tutto quel dolore.

Nonostante tutto ciò, il vero problema rimane Cameron, per quanto mi sforzi a reprimere qualsiasi tipo di sentimenti nei suoi confronti credo proprio che non mi sia indifferente.

Credo di provare qualcosa per Cameron, qualcosa di particolarmente forte dato che per tutta la notte, oltre che pensare a Nash, ho ripensato a quel bacio milioni di volte. Quando mi ha baciata qualcosa dentro di me è scattato e sono consapevole del fatto che questo mio pensiero sia estremamente egoista ma vorrei le sue labbra sulle mie ogni minuto.

Scuoto leggermente la testa ritornando nel mondo reale, non posso già perdere la testa per un semplice bacio, non posso e non devo dato che non ho idea di quali siano le sue intenzioni. E se lui voleva solo baciarmi? Se adesso non vuole vedermi più? Se racconterà a tutti che mi sono lasciata baciare da lui? 

Prima che potessi cadere nel paranoico buco nero, comunemente chiamato "ansia", Matt bussa alla mia porta distraendomi dai miei pensieri.

"Posso?" Domanda facendo capolino.

"Certo" Accenno un sorriso mentre mi sposto di poco sul letto per farlo sedere accanto a me.

"Hai chiamato tua madre?"

"Sì, torneranno domani sera" Rispondo stiracchiandomi.

"Okay, sono venuto qui per dirti che noi ragazzi andiamo al Luna Park, vuoi venire? C'è anche Page" Sorride.

"Oh, ti ringrazio. Ma non mi va, devo studiare"

"Di sabato pomeriggio?" Chiede con uno sguardo sospetto.

"Ehm sì, ho molto da studiare, sai, ci sono molti compiti questa settimana e-"

"Allison" Dice posando una mano sulla mia. "Che ti succede? Stai bene?" Chiede guardandomi dritta negli occhi.

Fingo un sorriso mentre annuisco freneticamente davanti al suo sguardo perplesso ma la mia copertura dura ben poco dato che, mentre sorridevo a Matt, ho ripensato a tutto ciò che era successo ieri ed ho lasciato che le lacrime annebbiassero la mia vista iniziando a scuotere la testa.

"Ehi" Matt mi abbraccia facendomi appoggiare la testa sul suo petto. "Che succede?" Domanda preoccupato.

"S-sono una persona orrbile" Riesco a sussurrare tra un singhiozzo e l'altro.

"Posso credere a tutto ma non a questo, che ti succede?" Domanda tenendomi stretta a sé.

"Ho lasciato Nash"

"Cosa? Ma che-, per quale motivo?" Domanda confuso.

"Perché sono una vigliacca" Sussurro scuotendo la testa.

Mai per caso nulla accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora