40. Origliare

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"Ci insegnano a contare i secondi, i minuti, le ore, i giorni e gli anni... Ma nessuno ci spiega il valore di un attimo."

Un giorno.

Un giorno al matrimonio, penserete sia un giorno pieno di relax dove la figlia accompagna la propria madre dall'estetista a farsi qualche trattamento di bellezza, un giorno pieno di pace e di tranquillità, beh vi sbagliate alla grande.

Mia madre ha deciso bene di mettersi a pulire casa alle sette di sabato mattina, giorno in cui potrei benissimo dormire fino a tardi; e non è che pulisce in modo silenzioso, no, sarebbe troppo semplice... Lei usa l'aspirapolvere!

"Mamma!" Grido aprendo la porta.

"Ehi tesoro" Parla a voce alta perchè quell'aggeggio infernale fa un rumore troppo alto.

"Devi darla proprio adesso l'aspirapolvere?"

"All, scusami tanto, ma sono agitata... E devo pulire per calmarmi" 

"Non puoi farlo al piano di sotto? O a qualche isolato da qui?" Mi lamento.

Mia madre spegne finalmente quella dannata aspirapolvere e le mie orecchie, in questo momento, la stanno ringraziando. Mi guarda con dolcezza e mi posa un leggero bacio sulla fronte.

"Vai a fare colazione piccola, oggi sarà una lunga giornata" Mi fa l'occhiolino.

Faccio come dice e non appena entro in cucina trovo Matt e John seduti al tavolo mentre bevono del succo.

"Buongiorno Allison" Sorride John.

"Giorno" Saluto entrambi versando del caffè nella mia tazza.

Al diavolo il succo, necessito di caffeina io

"Oggi porterò tua madre alle terme, un piccolo anticipo del regalo di nozze" Mi sussurra.

"Sì?"

"Lei non sa niente vero?" Aggiungo con un sorriso.

John scuote la testa: "È una sorpresa, adesso vado a dirglierlo, vuoi due resterete soli tutto il giorno, è un problema?" Chiede.

Io e Matt ci scambiamo una rapida occhiata, poi scuotiamo la testa.
Coglierò l'occasione per passare del tempo con Nash dato che alla festa di ieri da quando sono andata a cambiarmi la maglietta non l'ho più visto.

Finiamo di fare colazione dieci minuti dopo, e John come aveva detto, va a parlare con mia madre. Io e Matt ripuliamo la cucina prima di tornare nelle nostre camere.

"Hai fatto fare un bel tuffo a Selena ieri" Ride Matt mentre saliamo le scale.

"Lasciamo perdere... Sarò segnata a vita adesso"

"Già, non vorrei infierire, ma credo proprio che tu sia nei guai fino al collo" Preme la mano sulla mia spalla scuotendo la testa-

Gli tiro un pugno sulla spalla e lui, sempre scherzando, mi prende in collo caricandomi sulle spalle, poi mi getta sul suo letto e da lì inizia una vera e propria battaglia con i cuscini. Non credevo si potesse ridere così tanto di prima mattina, sono piegata in due con le lacrime agli occhi, lo stesso Matt che tenta invano di fare una mossa Wrestling, ovviamente con scarsi risultati.

Ridiamo e scherziamo per un po' di tempo, fin quando non sentiamo il campanello suonare.

"Papà!" Grida Matt. "Vai tu?" Domanda.

Nessuna risposta.

"Mamma?" Grido.

Nessuna risposta.

Io e Matt ci guardiamo mentre scrolliamo le spalle, come se fossimo sincronizzati. Sicuramente saranno già usciti, ma avrebbero potuto salutare...

Mai per caso nulla accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora