21. Una persona orribile

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"Allison, potresti concentrarti su tua madre che tra un mese esatto si sposerà?" Mia madre mi passa una mano davanti agli occhi.

"Mh?" Alzo lo sguardo

"Ti ho chiesto se il vestito che ti ho fatto vedere l'altro giorno mi stava bene"

"Ehm, sì"Rispondo mentre finisco di lavare i piatti della cena.

"Allison" Incrocia le braccia al petto. "Non devi prenderla così, finirai per stare sempre peggio"

"Come dovrei prenderla mamma? Dovrei fare salti gioia?"

"No tesoro, solo che-"

Mollo il piatto dentro il lavello. "Devo andare, Page mi aspetta" Taglio corto per evitare di entrare in quel discorso.

🌩

"Ah" si affaccia di nuovo "Non fare tardi stasera, anche se domani mattina non hai scuola non tornare tardi" Mi avverte.

Oggi Page è riuscita a convincermi, ha detto che sarebbe stata una cosa tranquilla, con poche persone, insomma niente di troppo eccessivo; credo mi faccia bene passare un po' di tempo con lei.. Almeno eviterò di piangermi addosso.
Dopo aver finito di sistemare tutta la cucina salgo in camera per decidere cosa mettermi, prima che io possa aprire la porta vado a sbattere contro una Matthew.

"Come mai così di fretta?" Domanda.

"Devo uscire" Guardo l'orologio, a breve Page sarà qui.

"Con Nash?" Mi fa la lunguaccia ed io, per scherzo, gli tiro un leggero pugno sulla spalla.

"In realtà no, sono con Page" Cambio il tono di voce perchè so che a Matt fa effetto anche solo il suo nome.

"Ah.." Si limita a dire prima di scendere le scale.

Rimango davanti alla porta a fissare il biondino che se ne scende le scale con il capo chino, vorrei tanto far qualcosa... Ma cosa potrei fare se non so cosa sia successo?
L'unica cosa di cui sono consapevole è che Page non vuole dirmelo ma non voglio insistere se vorrà farlo, sarà lei a spiegarmi il tutto.

Mi fiondo in camera, sono ufficialmente in ritardo.
Ma perchè quando sono di fretta non trovo mai i vestiti giusti?

Alla fine opto per una semplice gonna nera a vita alta, una magliettina bianca e sopra il mio giacchetto di pelle, spazzolo velocemente i capelli e applico mascara e lucidalabbra, gli unici trucchi che metto, anche perchè sono negata in questo campo.

Scendo di corsa le scale salutando gli altri, quando arrivo fuori il venticello delle dieci mi fa rabbrividire.

"Allison, sono qui!" Seguo la voce e trovo Page appoggiata ad una macchina.

Mi avvicino confusa.

"Tu guidi?"

Lei annuisce.

"I miei mi hanno finalmente lasciato l'auto, dai salta su siamo già in ritardo" Dice euforica.

Indossa un semplice vestitino nero che le dona molto ed ha i capelli biondi raccolti in una coda di cavallo.

"Pronta?" Chiede con un sorriso a trentasei denti mentre mette in moto.

"Vuoi la risposta reale?"

"No, lo prenderò come un sì" Ride.

Mentre l'auto sfreccia lungo la strada che costeggia il mare, il mio pensiero si riposa per la milionesima volta a Scott. Non riesco veramente a capire il motivo per cui mi abbia lasciata.
Ciò che non riesco a spiegarmi e, come mai, non abbia voluto sentire le mie ragioni, sembrava così determinato nella sua decisione, non mi vuole più, non vuole più avere a che fare con me.


Mai per caso nulla accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora