64. Capitolo speciale

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POV SELENA

Il dolce sogno nella quale io tornavo insieme a Cameron e quella stupida ragazzina di Allison se ne tornava a New York, viene interrotto da uno strano rumore, apro gli occhi scocciata e mi rendo conto che qualcuno sta bussando alla mia porta di camera.

"Signorina Denver, buongiorno" Sorride la cameriera dei miei genitori.

Si avvicina alla finestra e la apre facendo entrare il sole invernale. Oggi è sabato, ed è il primo giorno di dicembre. Sono passati alcuni giorni da quando Nash ha confessato tutto ad Allison, precisamente sei giorni da quanto lei ha smesso di parlare con il mio amore.

"Marion, quante volte ti ho detto di non svegliarmi?" Mi lamento mentre infilo le pantofole.

Odio questa donna, è sempre così perennemente felice ed educata, mi sale il nervoso.

"Scusami Selena ma i tuo g-"

"Signorina Denver, prego" La correggo.

"Mi scusi signorina Denver, sua madre mi ha mandato a svegliarla"

"Oh perfetto, anche la sveglia personale adesso" Sbuffo indossando la mia vestaglia di seta rosa.

"Aspetto una visita importante, perciò tra dieci minuti voglio la colazione, e mi raccomando Marion, il succo lo voglio con tre cubetti di ghiaccio, non uno" Fingo un sorriso alla donna.

Annuisce e se ne va lasciandomi finalmente sola. Mi siedo sul letto e prendo in mano il cellulare.

Da Nash:

Alle dieci sono da te.

A Nash:

Okay, ti aspetto qua. Ma è una cosa importante?

Da Nash:

Non importante, di più. A dopo.

Blocco il cellulare, tra quindici minuti sarà qui, perciò decido di indossare qualcosa di decente: dei jeans neri ed un maglione rosa a collo alto, sistemo i miei meravigliosi riccioli biondi e inizio a truccarmi, dopo essermi lavata accuratamente.

Prima il fondodinta, poi un po' di eyeliner, mascara, blush e lucidalabbra alla fragola. Spruzzo il mio adorato profumo alla vaniglia e torno sul letto ad aspettare Nash.

Dopo pochi minuti sento bussare alla porta e prima che possa dare il permesso, Nash entra in camera. Indossa un cappello di lana che mette in risalto i suoi occhi azzurri.

"Ciao" Mi sorride nervosamente, si toglie la giacca e si siede accanto a me.

"Potevi darla a Marion" Dico indicandola.

"Fa lo stesso, sono venuto qui per parlarti di una cosa importante" Mi rivolge uno sguardo preoccupato.

Sbuffo prendendo il telecomando per accendere la televisione.

"Più importante di Gossip Girl?" Alzo gli occhi al cielo.

Per qualche secondo nella mia adorata stanza regna il silenzio più totale.

Mai per caso nulla accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora