22. Un vuoto nel petto

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Credo non esista cosa più terrificante del realizzare ciò che effettivamente sta succedendo nella mia vita.
I pensieri si accumolano uno sopra l'altro facendomi andare fuori di testa. Vorrei urlare, sbattere i piedi a terra e prendere il primo volo disponibile per raggiungere casa di Scott, anche a piedi se necessario, per spiegargli tutto e per dirgli che lo amo ancora.

Sono precisamente quattro minuti che sono immobile davanti alla soglia della porta, non sento la musica, né i ragazzi ridere e divertirsi.
Sento il mio respiro farsi sempre più affannoso mentre le lacrime iniziano a scendere insistentemente, vorrei muovermi, ma non ce la faccio. Ciò che Selena ha fatto è una cosa imperdonabile, non ne aveva assolutamente il diritto, è stato crudele da parte sua.

Ma in realtà la cosa che mi preoccupa veramente è il comportamento che ha avuto Scott nei miei confronti, siamo stati insieme per due anni, mi ha conosciuta al meglio e sa benissimo che non sarei mai in grado di fargli una cosa del genere.
E allora perchè fidarsi della prima persona che invia delle stupide foto? Non ha senso.

Con la manica della mia maglietta asciugo una lacrima che sta percorrendo il mio viso e, dopo aver sospirato per l'ennesima volta, abbasso lo sguardo cercando di trattenermi.

"Allison?" Sento una voce davanti a me.

Alzo lo sguardo e trovo davanti alla soglia della porta Cameron che mi guarda con aria perplessa.
Involontariamente alzo gli occhi al cielo, in questo momento subirmi i discorsi senza senso di Cameron è l'ultima cosa che vorrei fare.

Si passa una mano tra i capelli castani mentre aggrotta di poco la fronte.

"Che ti prende?" Domanda.

Sospiro puntando lo sguardo a terra.

"Dimmi un po', ci hai preso gusto a farti consolare dal sottoscritto?" Ride.

In quel momento capisco che non ho voglia di rimanere un secondo in più in questa casa, voglio andare via, voglio tornare a casa mia.

"Devo andare a casa" Sentenzio fredda mentre mi asciugo le lacrime mentre faccio un passo avanti per rientrare dentro.

Ma Cameron si posiziona davanti a me facendomi scontrare contro di lui.

"Che ti succede?" Ripete.

Alzo lo sguardo per trovare i suoi occhi.

"Fammi andare a casa Cameron, ti prego" Lo supplico mentre mi sposto cercando di sorpassarlo.

Ma lui indietreggia e si posiziona sulla porta, poggiando entrambe le mani sui lati e bloccandomi del tutto la strada. Un sorrisetto compare sul suo volto, ma questa volta sembra quasi benevolo.

"Solo se mi dici che ti prende" Risponde deciso.

"Ancora triste per la rottura?"

Scuoto la testa amareggiata, per lui dev'essere divertente recitare la parte del carino e premuroso.
Indietreggio di poco e poi mi sposto di lato cercando di superarlo.

"Fammi passare" Ripeto.

"Dimmi che ti succede"

"No" Tento di superarlo sulla sinistra ma lui si posiziona davanti a me.

Alzo lo sguardo e scopro di essere terribilmente vicina a lui.

"Sì" Risponde all'istante fissando i suoi occhi su di me.

Questa volta provo dalla parte destra ma si posiziona di nuovo davanti a me.

Alzo gli occhi al cielo.

"Possiamo continuare a ballare la salsa tutta le sera, oppure puoi dirmi che ti succede" Commenta.

"Cristo, Cameron" Sussurro posandomi una mano sulla fronte. "Vuoi dirmi che senso ha?" Sbotto.

Mai per caso nulla accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora