"Ci sono due tipi di persone che non riescono a guardarti negli occhi: chi cerca di nasconderti la verità e chi il suo amore."
"Allora? Di cosa volevi parlarmi?" Domando a Cameron mentre prendiamo il largo.
"Niente di preoccupante, stai tranquilla" Mi rassicura.
"Siamo venuti qui per parlare, no?"
Sospira mentre le sue labbra s'incurvano in un sorriso: "Chi lo sa, magari era un pretesto per passare del tempo con te" Ride.
"Stai scherzando? Nash non mi parla da due giorni perché non vuole che passiamo del tempo insieme e tu che fai? Mi porti su una barca in mezzo al mare?" Domando alzandomi e cercando di mantenere l'equilibrio.
Non può fare sempre come gli pare, deve capire che il mondo non gira esclusivamente intorno a lui. Se Nash venisse a sapere una cosa del genere sono sicura che si arrabbierà ancora di più.
"Così sono sicuro che non scappi, a meno che tu non voglia tornare a nuoto" Ammette fissando la vela e sedendosi sulla prua.
"Sei così..." Cerco di trovare un aggettivo per descrivere il suo comportamento così egoista ma lui mi anticipa.
"Così determinato nell'ottenere le cose che voglio? Sì, è sempre stata una mia grande abilità" Risponde soddisfatto.
Sbuffo alzando gli occhi al cielo. "Perché ti comporti così?" Sbotto.
Mi trovo arresa davanti a Cameron, la mia testa cerca di riordinare tutti i miei pensieri ma non ci riesce. Lui è in grado di dire e di fare delle cose che, anche se si tratta di piccolezze, riescono a mandare in tilt ogni tuo ragionamento. Il problema è che non c'è via di gufa da questa situazione, non sarò mai in grado di ragionare quando si tratta di Cameron.
Si alza mentre il vento scompiglia di poco i suoi capelli castani e mi raggiunge, il suo sguardo serio e sicuro di sé si ferma su di me, non riesco a decifrare la sua espressione, riesco solo a sentirmi i suoi occhi addosso come se volessero scavare fino al mio pensiero più nascosto.
"Perché, nel caso non te ne fossi accorta, mi piaci!" Dice alzando la voce.
È ad un millimetro di distanza da me, odio questa sensazione, non riesco a controllare il mio cuore quando lui mi sta così vicino. Una lotta continua tra testa e cuore.
"Cameron non puoi dirmi questo! Sai che sono fidanzata!" Replico.
"Allison, smetti di autoconvincerti su ciò che credi di provare per Nash" Sbraita.
"Tu non sai niente di quello che provo per lui" Alzo la voce chiedendomi il perché non riesca mai ad avere una conversazione tranquilla con questo ragazzo.
"Ah no? Allora dimmelo! Dimmi che quando sei con lui provi le stesse identiche sensazioni che provi con me! Dimmelo guardandomi negli occhi e se le cose stanno così allora ti lascerò in pace" I suoi occhi scuri mi fissano, attendono una mia risposta, proprio come me.
Provo le stesse sensazioni? No di certo. Con Nash è tutto tranquillo, nella mia quotidianità sto bene con lui, è dolce, gentile, solare. Mi ascolta quando gli racconto le cose, mi consiglia, mi aiuta. Vorrei focalizzarmi su i suoi occhioni azzurri solamente per capire cosa provo ma non ci riesco, nella mia mente vedo soltanto quelli scuri e profondi di Cameron. Ecco dove ogni mio ragionamento va a farsi fottere, quando si tratta di Cameron niente ha più un senso logico. Lui è sicuro di sé, strafottente, determinato, capace di farti conosce un nuovo mondo, quello fatto di avventura e adrenalina, quello dove non esistono regole, solamente eccezioni. Perché con Cameron niente è prevedibile, si vive al momento, un' emozione alla volta.
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Mai per caso nulla accade
Fanfiction-IN REVISIONE- Tutto ciò in cui Allison credeva viene spazzato via da una notizia inaspettata. Sua madre, Sandra, ha cresciuto da sola la figlia e da pochi anni intraprende una relazione a distanza con un uomo d'affari, anche lui separato e con un f...