88. Sorpresa

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Cameron mi trascina per tutto il parcheggio fino a quando non arriviamo davanti alla sua Jeep.

Apre la portiera e prende una bandana.

Lo guardo in modo confuso.

"È una sorpresa" Sorride.

"Ma questa non è di Tay?" Chiedo indicando il pezzo di stoffa che ha in mano.

"Sì, perciò non sciuparla altrimenti ci ammazza" Spiega.

Si posiziona dietro di me e copre i miei occhi con la bandana.

"Se cado è colpa tua!" Mi lamento ovviamente in modo scherzoso.

"Vieni" Dice prendendo la mia mano e accompagnandomi fino al lato del passeggero.

Sono emozionata perché non ho la minima idea di cosa aspettarmi, sappiamo tutti com'è Cameron perciò potrei veramente aspettarmi di tutto.

La sua auto parte e con essa anche la musica, la radio passa una splendida canzone dei Coldplay che non posso far a meno di canticchiare.

"When you try your best but you don't succeed, When you get what you want but not what you need..." Sussurro.

Sento il volume della musica alzarsi di poco.

"Ti piace?" Chiede Cameron.

"È una delle mie canzoni preferite"

"Perfetta per schiacciare un pisolino" Lo sento ridere.

"Fai pure il simpatico, ma quella canzone è bellissima" Rispondo.

Seguono cinque minuti di silenzio durante il viaggio in auto, non chiedetemi dove siamo perché non ne ho idea dato che non vedo niente.
Ripenso a ciò che è successo prima e non posso far a meno che tornare a sorridere come una scema, sono completamente pazza di lui.

"Siamo arrivati?" Domando per spezzare il silenzio.

"Ancora no, mancano pochi minuti"

"Ma dove stiamo andando?"

"Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa, non credi?"

Sbruffo mentre lo sento ridere.

"Ma perché non posso guardare?"

"La smetti di far domande, non ti dirò niente" Dice.

Viaggiamo per altri cinque minuti, poi sento l'auto fermarsi, Cameron tira il freno a mano e scende per venire ad aprire la mia portiera e guidarmi verso il posto giusto.

"Sta' attenta" Dice mentre scendo.

Afferra la mia mano intrecciando le sue dita alle mie e s'incammina.

Non riesco a capire dove siamo, sento solo della musica e degli schiamazzi sempre più forti, un'insieme di rumori che non riesco a capire, anche se nel complesso non mi sembra niente di nuovo.

"Okay ci siamo" Dice Cam fermandosi.

"Posso togliere?" Chiedo euforica.

"Non ancora" Ride.

Avanza di qualche passo e poi si ferma nuovamente prima di prendere entrambe le mie mani.

"Okay, alza il piede e sali" Dice mentre mi tira delicatamente.

Ma il pavimento sotto di me non è molto stabile, perciò perdo l'equilibrio, Cam afferra velocemente i miei fianchi per evitare di farmi cadere.

"Siediti" 

Faccio come mi dice, ma dove diavolo sono finita? D'un tratto sento il vento freddo contro il mio volto, fa smuovere i miei capelli e mi fa rabbrividire. E' un effetto strano, mi sembra di muovermi ma non riesco a capire come sia possibile. Questa sensazione dura circa un minuto, poi di punto in bianco sparisce.

Mai per caso nulla accadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora