"Mi scuso con @ElKeller per averle mancato di rispetto. Le cose che ho detto, non veritiere, sono state dettate dalla rabbia.
Love to all. H"Questo è il tweet con cui mi sono svegliata questa mattina.
Dire che questa volta Styles mi ha colpita è dire poco. Infatti, non mi sarei mai aspettata delle scuse da parte sua e, nonostante mi abbiano fatto piacere, ho semplicemente messo "mi piace" a quel tweet, senza rispondere.
È un bene per entrambi se questa storia viene chiusa il prima possibile, anziché allungare il brodo inutilmente.Esco da Twitter e finisco su un sito di voli low cost per comprare finalmente un biglietto Manhattan - Roma.
Per la Vigilia di Natale sarò di nuovo in Italia e dovrei seriamente pensare di iniziare a fare i regali, dato che ogni anno mi ritrovo sempre a fare infinite code davanti ai negozi giusto due giorni prima delle feste.Spengo il pc e torno in camera. Indosso un paio di leggings, una canotta e le mie adorate Nike Run. Questa mattina, ho deciso di svegliarmi prima con l'intento di andare a correre a Central Park. In Italia, trovavo sempre qualche ora durante la settimana da dedicare allo sport, ma da quando mi sono trasferita qui a New York ho perso un po' l'abitudine, soprattutto a causa del tempo che ho impiegato ad ambientarmi nella Grande Mela.
Lego i miei capelli in una coda disordinata, prendo felpa e guanti, ed esco di casa.
Ogni volta che vado a correre, ho l'abitudine di non prendere né cellulare né portafoglio; per me dev'essere un momento di relax in cui mi dedico a me stessa, mi libero dai tutti i miei pensieri e le mie paranoie.
Siamo solo io e la corsa, non voglio esserci per nessuno.
Non ci sono né per Rodger né per il lavoro. E neanche per la mia famiglia o Trisha.
Mentre corro, mi piace guardarmi intorno e sentire le voci delle persone che mi circondano, i suoni degli animali al parco che si confondono con quelli del traffico di Manhattan. Lascio le chiavi di casa nascoste dentro il vaso che tengo fuori accanto alla porta del mio appartamento ed esco.L'aria fredda di New York mi fa venire subito i brividi ed il cielo grigio non promette bene.
Raggiungo Central Park e inizio subito a correre per riscaldarmi.
Nonostante sia ancora presto, non sono pochi i newyorkesi che popolano l'immenso parco.Mentre corro percepisco una sensazione strana, come se qualcuno mi stesse controllando.
Mi fermo per riprendere fiato dopo aver fatto appena due o tre chilometri.
Mi guardo intorno, voltandomi persino indietro, ma ovviamente non vedo nessuno di sospetto. Lo stato di ansia rimane, così riprendo a correre per il verso contrario, per oggi è meglio se torno a casa.
Accidenti! Devo smetterla di ascoltare mia madre quando mi racconta di quei polizieschi ambientati a NY per poi dirmi di stare attenta.Corro più forte che posso, devo scaricare l'adrenalina che la paura mi ha messo in corpo.
Sono pazza? Sì, decisamente pazza.Un uomo, che fino a poco fa correva dietro di me, mi si affianca.
Ed io, senza neanche guardarlo, inizio a correre ancora più forte e lo supero.
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Due mondi troppo distanti. || H.S.
FanfictionCOMPLETA. Elizabeth Keller è una giornalista praticante catapultata nella confusionaria città di Manhattan, in attesa della grande occasione per sfondare nel campo del suo lavoro. Riuscirà ad avere uno scoop sul cantante e attore Harry Styles, ma q...