Capitolo 63: eppure mi hai cambiato la vita.

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Song: Fabrizio Moro - Eppure mi hai cambiato la vita.

Non ho mai voluto avere una relazione con Bentley. Anzi, non ho mai voluto avere una nuova relazione dopo Harry; però ammetto di aver pensato a come sarebbe potuto essere se mi fossi sentita pronta. Ero convinta che il mio collega fosse una persona comune come me, che se mai ci fosse stato qualcosa tra di noi, sarebbe stata una relazione normale di una coppia normale, senza foto su internet, paparazzi a inseguirci... beh, mi sbagliavo.
Bentley ha una sorella che lavora come modella, un fratello che fa l'attore ed ha recitato in una serie tv di grande successo e la sua intera famiglia è tra le più ricche e famose della Grande Mela. Conosciuti dal mondo per gli scandali, gli eccessi, i successi dell'azienda di famiglia, hanno sempre condotto una vita sotto i riflettori.
Ed io, rincoglionita come sono, non ho minimamente pensato che Bentley Rivers potesse far parte della famiglia Rivers, la più famosa di New York!

A mia discolpa, cosa posso dire? Beh, quando ho visto le foto di famiglia ero ubriaca e, il giorno seguente, non mi sono minimamente ricordata di indagare su quelle facce conosciute, ero impegnata a fare ben altro.
Inoltre, Bentley ha sempre nascosto tutto.
Inizialmente, quando ho visto le nostre foto su quella rivista di gossip, non l'ho presa bene. Sbigottita nel vedere la mia faccia fotografata accanto alla sua come se fossimo una coppia felice di fidanzatini mi ha fatto andare su tutte le furie, ancora prima che potessi ricevere delle spiegazioni.
Poi, quando Ben mi ha detto che lui odia gli eccessi della sua famiglia e che ha discusso con i suoi genitori perché non vuole lavorare nella loro azienda che va avanti di generazione in generazione, ma vuole fare il giornalista, ho provato a mettermi nei suoi panni e mi sono placata. Non ho mai avuto gravi discussioni con i miei genitori che mi spingessero a scappare di casa come ha fatto lui; per questo motivo, ho lasciato perdere la questione paparazzi e mi sono calmata presto.

Entro in camera mia e abbandono sul letto la mia borsa e la busta con il vestito che ho appena comprato per il party d'inverno di quest'anno.
Ultimamente, non faccio altro che pensare a quella serata e mi chiedo se Harry verrà, se lo vedrò di nuovo dopo quasi due mesi.
Ogni volta che penso alla possibilità di rivederlo, sento il battito del cuore aumentare e lo stomaco stringersi in una morsa.
Mi sembra passato troppo tempo senza di lui, dalla fine della nostra relazione. Spesso, mi chiedo se quei sette mesi trascorsi insieme siano esistiti davvero o sia stato solo frutto della mia immaginazione.
È cambiato tutto radicalmente, troppo velocemente e tutta questa situazione mi fa pensare di aver soltanto sognato la mia relazione con Harry. Non è possibile che lui mi abbia amata davvero e poi se ne sia andato così, come se niente fosse. Non può essere reale.

Non sono mai stata una ragazza che predilige il rapporto di amicizia con un ex, l'ho sempre trovato assurdo, a dire la verità. Non credo che riuscirei ad essere amica di un ragazzo con cui ho condiviso tanto, troppo. Però, tra l'amicizia e il non conoscersi c'è un mondo e quello che siamo diventati io ed Harry è proprio questo: sconosciuti.
Mi aspettavo almeno qualche chiamata da parte sua nei giorni seguenti alla rottura, qualche messaggio per sapere solamente come stessi — perché è così che ci si comporta con una persona di cui ci importa qualcosa — invece, niente.

Quando decisi di trasferirmi a New York e avevo capito che io e Andrea non avremmo avuto un futuro insieme, spesso mi ritrovavo a chiamarlo, a dirgli quanto mi mancasse, a passare le mie serate a piangere insieme a lui con il cellulare incollato all'orecchio. Solo con il tempo, i contanti sono andati via, via a scemarsi, ma ci siamo sempre detti tutto, nulla è rimasto in sospeso.

Con Harry, non è così.
È sbagliato fare paragoni soprattutto per due situazioni così diverse, ma non riesco a farne a meno.
Continuo a chiedermi se gli manco, persino se si ricorda di me — ed è insensato, dato che sono passati a mala pena due mesi —, mi domando se davvero pensa che io non sia adatta a lui o se lo abbia detto solo per finire la nostra relazione con più facilità, visto che avremmo potuto trovare una soluzione, anziché allontanarci. Almeno, questo è quello di cui sono convinta io.
Mi chiedo se gli è mai importato veramente di me, per quale motivo non mi abbia mai chiesto come sto senza di lui. Non ha mai trovato il coraggio di chiamarmi da sobrio e parlarmi, ma le chiamate da ubriaco mentre trascorre le sue notti in discoteca non mancano. Non mi dice nulla ed io, come una stupida, rimango ad ascoltare il suo silenzio.
"Si sta comportando come un ragazzino; è lui che non è all'altezza del mio disegno di futuro, non io che non sono all'altezza della suo stile di vita." È questo quello che mi ripeto ogni volta che mi ritrovo a piangere per lui.

Due mondi troppo distanti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora