Capitolo 46: la prima ragazza.

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Per quanto io possa amare il mio lavoro ed esserne orgogliosa, non è stato semplice tornare in redazione dopo aver passato due giorni di completo relax in hotel con Harry e gli altri due a mangiare cioccolata e guardare Dynasty su netflix insieme a Christopher.

Sbuffo guardando le foto che mi ha inviato mia madre dall'Italia dove sembra finalmente arrivata la primavera, i fiori sugli alberi hanno germogliato e il sole splende alto nel cielo. Alzo lo sguardo dal cellulare e mi deprimo osservando le nuvole grigie sopra New York e il marciapiede sotto ai miei piedi imbiancato di nuovo dalla neve.
Proprio così: la neve ad aprile.

«Porca paletta! Cosa ci fanno tutti questi paparazzi fuori dal ristorante?» esclama Vanessa una volta giunte davanti al ristorante italiano dove spesso trascorriamo insieme la nostra pausa pranzo.

«Che strano» mormoro mentre salutiamo con uno cenno della mano uno dei paparazzi che lavora per la nostra stessa rivista. «Sbrighiamoci ad entrare prima che appaia qualche personaggio famoso e finiamo per essere calpestate dai fotografi».

Lo stesso cameriere che ci serve ogni volta, ci accoglie con il suo solito sorriso e ci fa accomodare ad uno dei tavoli vicino all'entrata.
«Scusate ragazze, oggi non posso farvi sedere al vostro solito tavolo, ordini dall'alto» dice alzando gli occhi al cielo.

«Tranquillo, Luke. Non c'è nessun problema».

«Ma chi è questa merda famosa che non ci dà la possibilità di sederci dove vogliamo?» chiede Vanessa con la sua solita delicatezza.

«Lo riconoscerai non appena mi sposterò da qui. Oggi sono presenti più bodyguard che clienti, non mi era mai capitata una cosa del genere da quando lavoro qui» ammette con un leggero sorriso mentre ci lascia i menù. «Torno tra dieci minuti per l'ordinazione».

Se ne va facendo un fugace occhiolino verso Vanessa, che io però riesco a captare. Ormai, sono abituata alle sue avance nei confronti della mia collega e, anche se lei non lo vuole ammettere, sono sicura che tra i due ci sia già stato qualcosa. Come biasimarla, Luke è proprio un bel ragazzo: alto, moro e dai lineamenti mediterranei; ogni ragazza che entra in questo ristorante stravede per lui. L'unica testarda, qui, sembra essere proprio Vanessa.

«Elizabeth, cazzo! Guarda chi è che ha creato tutto questo caos tra paparazzi e guardie del corpo!»
Seguo lentamente il suo sguardo e appena riconosco nient'altro che il mio ragazzo, rischio quasi di strozzarmi con un pezzo di mollica di pane che stavo mangiando.

«Bevi, cazzo».

«Ma porca di quella puttana...»

«Ma che stai dicendo?» chiede con le sopracciglia corrugate nel sentire le mie imprecazioni in italiano.
Bevo un sorso d'acqua cercando di riprendermi, mentre la mia collega continua a guardare con faccia sognante Harry che è seduto ad un tavolo in fondo al ristorante con due donne che riconosco essere sua madre e sua sorella. Non le ho conosciute personalmente, ma mi è capitato di vederle in alcune foto quando feci una ricerca su Harry prima di intervistarlo.

«È proprio un bel pezzo di manzo, non immagini cosa gli farei...»

Alzo le sopracciglia in risposta, realmente infastidita dalle sue parole. Per quanto io mi stia sempre più affezionando a lei, adesso le trafiggerei volentieri la mano con la punta del coltello da carne.

«Oddio, scusa» si tappa velocemente la bocca con le mani notando la mia espressione «mi ero dimenticata dei vostri trascorsi».

Due mondi troppo distanti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora