Song: Elisa - labyrinth.
Dopo aver passato la nottata a parlare con Christopher tra lacrime e cioccolata calda, mi sono convinta di dover parlare con Harry.
L'ho cacciato dicendogli che avevo bisogno di tempo e poi non mi sono più fatta sentire.
Sono passati solo tre giorni e non posso fare a meno di chiedermi se io gli manco nello stesso modo soffocante come lui manca a me.Mi sono svegliata ogni mattina con delle pessime occhiaie dopo aver dormito circa quattro ore a notte, sono andata a lavoro in metro continuando ad avere la testa altrove, senza prestare attenzione a ciò che mi accadeva intorno. Credo che gli articoli che ho scritto in questi ultimi tre giorni saranno i primi ad essere cestinati dal caporedattore e non voglio immaginare cosa penserebbe Rodger se si ritrovasse a leggere il mio lavoro uscito una merda.
Ho bisogno di risposte per poter andare avanti con la mia vita, ho bisogno di chiarire con Harry. Non so cosa mi dirà riguardo il contratto che ormai deve rispettare, non so se riuscirà a convincermi del fatto che non inciderà sulla nostra relazione o se io riuscirò ad accettare la presenza di un'altra donna senza troppa difficoltà, ma credo che entrambi ci meritiamo di chiarire adesso che siamo più calmi e, sicuramente, più lucidi rispetto a quando il problema è venuto a galla.Non credo di essere un tappetino pronto a perdonare ed accettare ogni cazzata di Harry, non sto dimenticando di avere una dignità. Non mi sono scordata che mi ha tenuta nascosta tutta questa faccenda e sono ancora arrabbiata con lui per questo, però non voglio mandare alla rovina sette mesi della nostra relazione dopo quella che è stata la nostra prima vera litigata da quando stiamo insieme, anche se non la prima difficoltà. Non me la darò vinta fino a quando uno dei due si sarà arreso e avrà smesso di crederci; i miei sentimenti verso Harry non sono svaniti dopo tre giorni e, per quanto possa sembrare stupido, credo che ci sia sempre una soluzione a tutto fin quando c'è un forte sentimento a tenere legate due persone.
Suono il campanello una seconda volta, dato che ancora non è venuto ad aprirmi. Sono le nove di sera e sono abbastanza sicura che sia a casa, non aveva appuntamenti di lavoro programmati per questi giorni, almeno non in base a quello che mi ha detto. Sospiro, forse, è sotto la doccia. Le mie mani tremano per l'agitazione mentre tiro fuori il cellulare dalla mia borsa con l'intento di chiamarlo, ma la porta finalmente si apre.
Alzo lo sguardo e il mio respiro si blocca all'istante. Il mio cuore, che fino ad un attimo fa stava battendo all impazzata, adesso sembra essersi fermato dopo aver accusato il duro colpo.
Non potrei non riconoscerla: i capelli scuri che arrivano oltre le spalle, gli occhi marroni incorniciati dalle lunghe ciglia e i lineamenti del viso dolci, ma perfetti. Le gambe magre slanciate da una minigonna di jeans e una t-shirt bianca indossata senza reggiseno, mi viene spontaneo chiedermi se lo abbia dimenticato nella camera di Harry e lo stomaco mi si contorce dal dolore.
Mi scruta dall'alto verso il basso, analizzando ogni mio capo di abbigliamento, ogni mio difetto, i miei capelli spettinati raccolti in una coda alta da questa mattina.
Incrocio le braccia al petto aspettando i suoi comodi, fingendo che il suo sguardo indagatorio non mi faccia venire voglia di scappare senza dire una parola.
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Due mondi troppo distanti. || H.S.
FanfictionCOMPLETA. Elizabeth Keller è una giornalista praticante catapultata nella confusionaria città di Manhattan, in attesa della grande occasione per sfondare nel campo del suo lavoro. Riuscirà ad avere uno scoop sul cantante e attore Harry Styles, ma q...