«Dai, non ti alzare ancora. Sono solo le dieci di mattina ed è domenica» si lamenta Harry circondando il mio busto con un braccio per trascinarmi di nuovo vicino a lui.
«Harry, questo pomeriggio arriverà mia sorella ed io devo ancora preparare la camera degli ospiti» gli ripeto per la milionesima volta, mentre lui è concentrato a mordere la pelle delle mie cosce scoperte.
«Altri cinque minuti, solo cinque minuti...» dice alzandosi a sedere anche lui per poi riempire il mio collo dei suoi caldi e umidi baci «dopo ti aiuto a rifare il letto e tutto quello che vuoi.»
Sospiro e mi maledico mentalmente per non riuscire a dirgli di no, lui con un sorriso a trentadue denti si aggrappa alla mia schiena e mi fa scivolare di nuovo sdraiata sotto il suo corpo.
«Ho come l'impressione che non saranno solo cinque minuti».
Harry non mi risponde, ma continua a darmi le sue attenzioni nascondendo il sorriso nell'incavo tra la mia spalla e il collo.
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Alcuni parti di questo capitolo sono state censurate. Potete leggere il capitolo completo nell'opera "Due mondi troppo distanti || H.S. - CONTENUTI MATURI" che trovate sul mio profilo.
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«Non ne ho mai abbastanza di te, di sentirti mia» dice con voce rauca guardandomi dritto negli occhi. Il mio cuore perde un battito.
Lo bacio ancora sulle labbra, sulla punta del naso, sulla fronte imperlata di sudore, mentre lui sorride stringendomi così forte contro il suo petto da togliermi il respiro.
Mi alzo e raggiungo il bagno per entrare sotto il getto dell'acqua calda della doccia. Dopo neanche cinque minuti, Harry mi raggiunge circondando i miei fianchi con le sue braccia. Faccio per voltarmi, ma lui mi intima di stare ferma, prende la boccetta dello shampoo e inizia a massaggiarmi i capelli con cura.
Solo dopo aver messo il balsamo sulle punte e aver insaponato la mia schiena, mi lascia voltarmi.
*«Basta, tocca a me adesso» dico afferrando il doccia schiuma.
«Non avevo finito» ride.
Lo faccio voltare e subito noto con piacere tutti i segni che gli ho lasciato sulla schiena. Harry si volta con il viso verso di me, non avendo ancora sentito il mio tocco «che stai facendo?»
«Guardo» rispondo con un sorriso soddisfatto.
Lui ricambia il sorriso scuotendo la testa «se ti riferisci agli sgraffi, sappi che anche tu ne sei piena».
Lo insapono come lui ha fatto con me, poi lo faccio voltare e gli faccio abbassare la testa nella mia direzione per fargli lo shampoo, dato che è troppo alto ed io, con il mio misero metro e sessantacinque, non riuscirei ad arrivarci bene.
«Liz, cazzo, mi bruciano gli occhi!»
«Ti avevo avvertito di tenerli chiusi».
«Ma in questa posizione mi scende tutto il sapone negli occhi!»
«E tu tienili chiusi!»
Ci sciacquiamo e non appena incontro i suoi occhi diventati rossi, non posso fare a meno di sentirmi un po' in colpa.
«Sembri fatto, ma sei bello lo stesso» tento di sdrammatizzare.Ci asciughiamo e vestiamo velocemente, mentre lui si preoccupa dei suoi capelli con il phon, io mi pettino e faccio una treccia veloce senza neanche asciugarli.
Vado a sistemare la camera degli ospiti, iniziando a rifare il letto e poco dopo Harry mi raggiunge per aiutarmi.
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Due mondi troppo distanti. || H.S.
FanfictionCOMPLETA. Elizabeth Keller è una giornalista praticante catapultata nella confusionaria città di Manhattan, in attesa della grande occasione per sfondare nel campo del suo lavoro. Riuscirà ad avere uno scoop sul cantante e attore Harry Styles, ma q...