Capitolo 12: Dunkirk première (2° parte) e ritorno a casa.

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Harry Styles mi ha chiesto di uscire.

Davanti le telecamere.

In diretta.

Harry Styles.

Oh mio Dio.

Questa è una catastrofe, perché io mi conosco! Mi basta uno scambio di sguardi con un bello sconosciuto sulla metro per immaginarmi il nostro primo appuntamento, il matrimonio, i nostri figli e il "vissero per sempre felici e contenti".
Quindi, figuriamoci la mia mente cosa è capace di immaginare, editare, programmare se un tipo di nome Harry Styles — con indosso un completo della sartoria Gucci, due smeraldi al posto degli occhi ed una voce così bassa e rauca da far invidia a Mario Biondi — mi chiede di uscire!

Già, ma poi per cosa? Restarne delusa, come sempre.

Chissà cosa pensa lui realmente di me...

Mi maledico mentalmente ripensando all'intervista. Santo cielo, che figura ho fatto...
Tutti quelli che stavano seguendo la diretta, sicuramente, si saranno resi conto delle mie guance arrossate e di come io sia rimasta a bocca aperta sorpresa dalla domanda, per poi essermene uscita con una risata strozzata, esclamando un "ma che simpatico questo ragazzo!". Ma questo non è certo bastato a far cambiare discorso ad Harry che, invece di arrendersi, mi ha risposto davanti alla telecamera: "ma io mica scherzo, sono serio!". Ed io — nell'imbarazzo più totale — ho abbozzato un sorriso per poi riprendere con le domande che Claire aveva preparato riguardo il film.
E lui, lui ha continuato a sorridere per tutto il tempo, quel dannato sorriso non è scomparso dalle sue labbra neanche per un istante, come se fosse una cosa da tutti i giorni che un attore chiede di uscire per un appuntamento ad una giornalista.

E Dio, quanto è bello, é bello da mozzare il fiato. Accidenti!

«Ti vuoi dare una calmata?»

«Che c'é?!» chiedo brusca al mio amico.

«Non stai un attimo ferma su quella poltrona, non riesco a seguire il film con te vicino!» sussurra guardandosi intorno. «Sembri una schizzata, dovresti passare al decaffeinato!»

«Ssh!» ci interrompe una signora seduta dietro di noi.

«Ecco signora, glielo dica che deve stare zitto!»

Christopher mi guarda con un'espressione offesa ed io in risposta gli mostro la linguaccia.
Mi volto verso il grande schermo e, come se non bastasse, mi ritrovo un primo piano di Harry: è appena riemerso dall'acqua del mare ed ha il respiro affannato.

Distolgo lo sguardo percependo i battiti del mio cuore aumentare tanto da minacciano di uscire dal petto

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Distolgo lo sguardo percependo i battiti del mio cuore aumentare tanto da minacciano di uscire dal petto.

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«Ti è piaciuto il film?» mi chiede Chris mentre esco dalla sala aggrappata al suo braccio.

«Sí, molto» rispondo con disinvoltura.
Ma chi voglio prendere in giro? Non sono riuscita a seguire neanche un quarto del film e Chris lo sa bene, dato che se la sta ridendo sotto i baffi. «Guarda che ti vedo!»

Due mondi troppo distanti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora