Song: Coez - la musica non c'è.
Harry's pov
«Ehi, mi sei mancata» dico stringendola forte a me non appena sale sull'auto.
Dopo il giorno di Natale, a New York ha finalmente smesso di nevicare e Liz non ci ha pensato due volte a prendere il primo volo per l'Italia e tornare dalla sua famiglia; ha deciso di prendersi qualche giorno di ferie in più per poter festeggiare il compleanno di sua madre e il suo — esattamente il giorno seguente — insieme ai suoi cari, mentre io ho trascorso una settimana a Holmes Chapel insieme a mia madre e mia sorella.«Anche tu, amore».
Respiro a pieni polmoni il suo profumo e premo le labbra sul suo sorriso.
«Pronta per il trasloco?»«Lasciami riposare almeno fino all'ora di pranzo, poi prepareremo i primi scatoloni».
«Certo. Stasera ho prenotato al nostro ristorante preferito per festeggiare il tuo compleanno» la informo portando un braccio intorno alle sue spalle, mentre ci allontaniamo dall'aeroporto per raggiungere il suo quasi ex-appartamento, dove farà la sua ultima doccia e si riposerà un po' per poi venire a vivere definitivamente da me.
So che cambieranno molte cose nella mia vita d'ora in poi e mentirei se dicessi che non sono spaventato, ma allo stesso tempo non vedo l'ora di poter tornare a casa e trovare Liz che mi aspetta in pigiama o, magari, con dell'intimo sexy, cenare insieme, evitare in tutti i modi che lei si avvicini alla cucina — se non per cucinare gli spaghetti alla carbonara o qualche dolce italiano — e condividere ogni attimo della nostra vita, bello o brutto che sia.«Amore, non importava» tentenna con il sorriso sulle labbra.
«Importa a me».
Non appena varchiamo la porta del suo appartamento, Liz abbandona il trolley e si infila sotto la doccia ed io non perdo tempo a portare nel salone alcune scatole vuote che saranno utili per il trasloco.
Quando la raggiungo nella sua stanza, la trovo sdraiata sul letto con i capelli già asciugati e solo l'accappatoio indosso; con un salto poco delicato, mi butto al suo fianco.«Quella finestra è una delle cose che mi mancherà di più» dice fissandola.
«Già. Anche il tetto, ci abbiamo fatto delle cene bellissime. Lassù non poteva vederci nessuno» ammetto nostalgico.
«Lì sono riuscita a farti ballare, un evento straordinario! Anche se, ho rischiato di perdere la sensibilità ad entrambi i piedi per colpa tua!» ride.
«Ma stai zitta, che ti sei divertita da matti! Mi ricordo come ridevi, sai?» replico tirandole un pizzicotto sul fianco per poi farmi più serio. «Quel giorno ho pensato che avrei voluto sentire la tua risata ogni momento della mia vita».
«Mi conoscevi da così poco» dice sorpresa.
«Eri tu quella indecisa, non io».
«Credevo che ti prendessi gioco di me, ero spaventata».
«L'importante è che hai finalmente capito che non è mai stato così» dico sovrastandola con il mio corpo. Lei mi bacia delicatamente, la sua lingua sfiora le mie labbra con sensualità e questo basta per accendere il fuoco dentro di me. Sciolgo il laccio dell'accappatoio e lascio la mia mano insinuarsi al di sotto del tessuto di spugna e accarezzare il suo seno.
«Senti, lo so che ti ho detto che ti avrei lasciata riposare, ma mi sei mancata così tanto» ammetto scendendo con le labbra lungo il suo collo.
«Posso sempre riposarmi più tardi» sorride afferrando la mia t-shirt nera per tirarmi di nuovo sulle sue labbra, non riesco a trattenere un sorriso soddisfatto.
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Due mondi troppo distanti. || H.S.
FanfictionCOMPLETA. Elizabeth Keller è una giornalista praticante catapultata nella confusionaria città di Manhattan, in attesa della grande occasione per sfondare nel campo del suo lavoro. Riuscirà ad avere uno scoop sul cantante e attore Harry Styles, ma q...